Eintracht-Napoli è Kolo Muani vs Osimhen: la sfida tra i gemelli del gol

Eroi simili, nati nello stesso anno e cresciuti nel disagio

Il sorriso di Victor Osimhen
Il sorriso di Victor Osimhen
di Pino Taormina
Martedì 21 Febbraio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 19:27
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Nati lo stesso anno (1998), lo stesso mese (dicembre) e hanno pure lo stesso ruolo: prima punta. Le origini? Uno del Congo, l'altro è nigeriano. Eroi simili, del Napoli e dell'Eintracht. Sembrano gemelli per certi versi, Victor Osimhen e Randal Kolo Muani: cresciuti nel disagio. L'attaccante dell'Eintracht è nato a Bondy, nord di Parigi, vicino a Saint Denis nell'Ile de France. A Saint Denis si nascosero i terroristi del Bataclan, e nelle cronache erail ghetto. È nato lì anche Mbappé. Osi è cresciuto a Lagos, a due passi da Olusosun, la più grande discarica della capitale. I due hanno avuto fame di ogni cosa, non solo di gol. Ora i gol sono il riscatto che tutti e due hanno già raggiunto: Kolo è vice campione del Mondo, ha scelto la Francia ed è stato lui a spezzare i sogni del Marocco in semifinale a Doha. Victor è rimasto fedele alla sua Nigeria, non è andato alla ricerca di una seconda Patria, d'altronde non si è mai fermato da nessuna parte come a Napoli. 

Finora non si sono mai incontrati, oggi si guarderanno per la prima volta negli occhi. In realtà, colpa di Kolo se non hanno mai giocato contro: 11 agosto del 2019, Lille contro Nantes e Osimhen è già titolare. Il congolese non va neppure in panchina, per lui è pronto il prestito al Boulogne, in seconda divisione. Guarda Osi fare una doppietta dalla tribuna. È l'unica volta che i destini si sfiorano. Oggi, invece, tutti gli occhi sono puntati su di loro: la Champione è nei loro piedi, e in quella speciale capacità che hanno i due campioni di unire velocità a prepotenza atletica e a talento che è il marchio di questi fenomeni moderni, creati per eccitare le folle negli stadi e per prolungare la loro popolarità anche nelle infernali consolle dei videogiochi, con cui molti ormai confondono il calcio vero.

Qui sono in palio i quarti di finale: fino ad adesso, hanno segnato due gol ciascuno nella fase a girone, ora i gol non si contano più, ma vanno a peso. Quella di Osi è una stagione mostruosa: capocannoniere in serie A (18 gol), più altri golletti in Europa. Quella di Kolo può diventarla: 10 gol in Bundesliga (e anche 10 assist), due in Champions e tre in Coppa di Germania. È un tuttofare dalla metà campo in su, rifinitore e bomber in un corpo solo. Osimhen non è da meno, genio sulfureo e muscolacci prepotenti. Osservate i suoi deltoidi e il collo e la sua voglia di fare sempre gol: Osi è il simbolo del calcio moderno, velocità abbinata a potenza.

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Certo, povero Kolo: una stagione magica. Ma è lui che trasforma Dibu Martinez, il portiere dell'Argentina, nel fenomeno della finale mondiale, con quella parata in pieno recupero proprio sulla conclusione dell'attaccante dell'Eintracht. I loro gol, i destini di Napoli e Eintracht sono legati alla loro ispirazione. «Da piccolo facevo il difensore». Certo, si fa fatica a immaginarlo in marcatura sulla prima punta o pronto a rilanciare il pallone dall'altra parte del campo. Ma Osimhen, parlando proprio al sito del Napoli, si è raccontato così. Chissà cosa sognava la stella dell'Eintracht quando era piccolo, nella banlieu parigina. Nonostante sul campo stiano emergendo diversi problemi, tra infortuni e risultati non certo soddisfacenti, e ci sia bisogno di dare una sterzata a questa stagione, il Paris Saint-Germain sembra avere già gli occhi puntati su Kolo Muani. La punta è al centro dell'interesse di diversi altri club come il Manchester United e il Bayern Monaco, anche loro alla ricerca di un profilo di questo tipo. E ovviamente stesso discorso vale per Osimhen, anche qui si parla di un crack che fa gola a tutta Europa. Manchester United e Bayern hanno già bussato alle porte di De Laurentiis che ha rinviato ogni discorso alla fine della stagione. Osi vale circa 140 milioni di euro. E questa estate ci sarà il valzer delle prime punte, c'è poco da fare. Con una grande amarezza: non ci sono club in Italia che possono sognare di poter ingaggiare Osimhen o Kolo. Anche se Kolo ha preferito la Germania al Milan. Per Osi un ritorno anche se non proprio a casa, visto che Wolfsburg è assai più a nord di Francoforte. La paura per lo stop con il Sassuolo è cancellato: neppure per un secondo la stella nigeriana ha mai pensato di non essere in campo stasera. È la notte del grande esame. 

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