La sua ultima presenza nelle Furie Rosse il 28 giugno, ottavi di finale degli Europei contro la Croazia. Settantesette minuti in campo, poi la panchina nelle successive gare, compresa la semifinale contro l'Italia, vinta dagli azzurri - con i suoi compagni Di Lorenzo e Insigne in campo - ai rigori. Fabian Ruiz è stato escluso dal ct Luis Enrique nelle convocazioni post Europei e si è perfino detto che rientri in una presunta operazione anti-Andalusia del tecnico, contro i giocatori nati in quella regione. Favole, certo. Il centrocampista è partito bene in questo campionato: gran gol al Genoa nella seconda giornata. Poi il suo rendimento è cresciuto con il supporto di Anguissa e adesso Fabian si propone per il ritorno in nazionale.
Aspetta la convocazione della Spagna per la semifinale della Nations League contro gli azzurri campioni d'Europa, in programma il 6 ottobre al Meazza. Positivi i segnali lanciati in queste settimane. E non solo al ct Enrique, anche e soprattutto a De Laurentiis e Spalletti.
Fabian non si è lasciato suggestionare dalle voci in arrivo dalla Spagna, degli interessamenti veri o presunti di grandi club come Barça e Real Madrid, dove c'è il suo primo allenatore a Napoli, Ancelotti (e il figlio Davide, che segnalò a papà Carlo quel giovane centrocampista visto nel Betis Siviglia). Questa città e questa squadra gli piacciono, ha sentito sempre l'affetto dei tifosi nei momenti di difficoltà e poco si è curato degli sferzanti giudizi di opinionisti televisivi che lo avevano bocciato fin dalle prime partite.