«Di quel giorno ricordo la telefonata di Parente. Mi disse “Buongiorno, Presidente”, e io risposi “Ma Presidente di che?” Pensavo d uno scherzo». Cinquant’anni fa la prima volta, che non sarebbe stata l’ultima. Napoli lo chiama ancora “Presidente” come dal 18 gennaio del 1969 quando Corrado Ferlaino diventò il Patron di una squadra che di lì a poco avrebbe spiccato il volo. «Era un calcio diverso, c’erano grandi gruppi a supporto delle prime squadre d’Italia: la Fiat per la Juve, il petrolio per l’Inter, Berlusconi per il Milan. Io ero un privato e il mio Napoli ha sofferto un po’ questa condizione». Le sofferenze della squadra azzurra, però, durarono poco: Krol, Savoldi, poi Maradona e quel gruppo fantastico che seppe portare in città due scudetti memorabili e una Coppa Uefa che è ancora oggi unico trofeo internazionale della storia azzurra.
«Il Napoli di oggi lo seguo ancora, sono da sempre tifoso azzurro e non potrebbe essere altrimenti». Ferlaino non sarà più il Presidente ufficiale, ma resta primo supporter della squadra oggi di Ancelotti.
- Ferlaino non sarà più il Presidente ufficiale, ma resta primo supporter della squadra oggi di Ancelotti. -