Alla scoperta della Firenze azzurra:
«La nostra vita aspettando il Napoli»

Una immagine della sede del Napoli club Prato
Una immagine della sede del Napoli club Prato
di Gianluca Agata
Giovedì 22 Agosto 2019, 18:00 - Ultimo agg. 23:39
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Giovanni Graziano e Alessandro Prota nel 2010 non ebbero dubbi. In via Napoli 1, al centro di Prato, non poteva che nascere un Napoli club, un luogo dove gioire per i successi di procurati da Hamsik e Cavani, ma anche per discutere sulle nefandezze della Juve e gli scudetti persi più o meno lecitamente. Nasce così il club Napoli Prato, una sessantina di tesserati, centro nevralgico del tifo napoletano, assieme al Napoli Club Arezzo ed a quello di Figline Valdarno in pieno Granducato di Toscana.

Per chi cerca i tifosi del Napoli nella città della Signoria solo qualche pizzeria, Firenze offre poco. Per tifare seriamente bisogna spostarsi qualche chilometro più in là e sabato per Fiorentina-Napoli è un ribollire di passione in tutta la regione. «Tollerati a Prato in vista della prima di campionato? Macché siamo amati - parola di Giovanni Graziano -  Posso dire con convinzione che abbiamo tantissimi amici di Prato che solidarizzano con il Napoli e, a parte il match con la Fiorentina, siamo spesso a gufare la Juventus tra le mure della nostra sede». Settanta metri quadri, un televisore panoramico, spazio per pizziate e serate di napoletana memoria. «Festeggiare con il Chianti? Mai, preferisco sempre il cibo della mia terra», aggiunge Graziano che per il Napoli ha vissuto anche una brutta esperienza nel 2012 allo Stadium di Torino. Affetto da disabilità e in carrozzina, quindi incapace di scappare, è stato vittima di un'aggressione da parte di una coppia di ragazzi durante un assalto ai tifosi napoletani. Lei gli ha sottratto la sciarpa, lui, identificato e denunciato, lo ha colpito in pieno volto rompendogli gli occhiali e un dente. «Fortuna che qui a Prato siamo in armonia con tutti -  mai avuto problemi con tifoserie locali. Non siamo una enclave e al famoso gol di Koulibaly a Torino c'erano tanti amici fiorentini. La Fiorentina? Nessun problema, sarà una vittoria anche se è una squadra che sta recuperando fiducia. Amici ne abbiamo ma sabato sera lontani da qui. Esultare è la cosa  più bella del calcio e ognuno lo farà per le proprie bandiere. Serata con Chianti e Chianina? Macché, preferisco salsiccia e friarielli».
 
 
 
Altro centro nevralgico del tifo napoletano il Napoli club Arezzo, città del paese della Giostra del Saracino. E non poteva chiamarsi altro che O' sarracino il club che da anni ormai segue il Napoli in tutte le trasferte in giro per l'Italia. Dei 100 soci «domenica saremo una quindicina nel settore ospiti del Franchi» racconta Arpaia.

Settanta metri quadri, servizio biglietti, un club aperto tutto l'anno con aretini purosangue che piuttosto che seguire Inter, Juve o Fiorentina, hanno preferito acquistare la tessera del club. Una volta vedevi girare per Arezzo solo ragazzi con le maglie di campioni di altre squadre  - dice il presidente del club che 17 anni fa ha lasciato Torre Annunziata per trasferirsi in Toscana - Oggi la soddisfazione è immensa quando c'è qualcuno con la maglietta di Hamsik o Insigne. I cretini? Quelli ci sono dappertutto. Una volta ci imbrattarono la serranda con una croce celtica. Ma sono imbecilli anche perché qui ci comportiamo tutti bene e veniamo trattati bene e sabato tutti a Firenze per cominciare alla grande il campionato». 
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