Gattuso e ADL faccia a faccia:
appuntamento dopo Napoli-Verona

Gattuso e ADL faccia a faccia: appuntamento dopo Napoli-Verona
di Pino Taormina
Venerdì 30 Aprile 2021, 08:03 - Ultimo agg. 21:48
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Inviato a Castel Volturno 

Sì, ci proverà. A campionato finito e con sul tavolo il verdetto del piazzamento Champions. Sì, De Laurentiis dà appuntamento a Gattuso a dopo Napoli-Verona, ultima giornata di serie A. Per quelli che, probabilmente, saranno i titoli di coda di un rapporto turbolento e mai sereno ma non è detto che il finale sia così scontato visti i personaggi coinvolti. Sì, De Laurentiis ci proverà a colmare il solco scavato in questi mesi tra lui e il tecnico calabrese. E Gattuso lo ascolterà. E, ovvio, avrà il suo peso il verdetto in campionato. Ma Rino avrà qualche preclusione in meno rispetto a qualche giorno fa quando la sua risposta sarebbe stata secca e immediata. Il futuro ancora assieme? Difficile forse difficilissimo ma un tentativo De Laurentiis, padrone dell'azienda Napoli, lo farà, convinto dai risultati raggiunti dalla squadra (e il boom di Politano, Zielinski, Fabian, Lozano, Insigne e così via): soprattutto se arriverà la qualificazione in Champions. Sì, De Laurentiis e Gattuso non si diranno addio senza parlarsi: faranno un tentativo di riavvicinamento. Magari persino senza convinzione, per salvare le apparenze. Tra i due non è scoppiato l'amore, o l'intesa, ma il patron azzurro e il suo braccio destro Chiavelli prima di continuare con il casting per la panchina iniziato da qualche settimana, dovranno vedere se ci sono delle chance di poter andare avanti. Per convenienza reciproca. 

Certo, le crepe sono davvero consistenti. Ma in questi giorni De Laurentiis e i suoi fedelissimi faticano ad accettare l'idea di buttare all'aria tutto, come troppe volte è stato fatto in passato, per esempio con Maurizio Sarri appena tre anni fa. Senza provare a vedere se ci sono le possibilità di accantonare i dubbi reciproci. Le cose successe sono tante, gli screzi e i rancori si sono accumulati col passare delle settimane, ma qui si parla di business e non certo di rapporti di amicizia. Dunque, nell'ottica di voler tentare di dare completezza a un progetto che ha come obiettivo quello di dare continuità alle cose che funzionano, ecco che con Gattuso verrà tentato un assalto.

Con risposta non così scontata come dicono le apparenze. E con il ds Giuntoli a recitare la sua parte: perché la sua posizione appare blindata non solo dal contratto che scade nel 2024 ma dalla grande rimonta di questo girone di ritorno. 

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Gattuso ha la fila. Ovvio che sia così. Così come c'è la fila per la panchina del Napoli. Rino è stimato ovunque, non solo in Italia (attenzione alla Juventus e anche al ritorno di fiamma del Milan) ma anche all'estero, dove il suo agente Mendes valuta una serie di offerte dalla Premier. D'altronde, la sua avventura napoletana gli consente di poter davvero mirare in alto. De Laurentiis sa bene che il no di Gattuso è dietro l'angolo. D'altronde, all'incontro non ci andrà neppure tanto convinto. Ecco perché nomi come Italiano, Juric e Spalletti continuano a circolare e neppure così tanto sotto traccia: lo vuole la logica. Invece da un paio di mesi chi vive intorno al Napoli ha la sensazione di essere immerso in un racconto di Asimov o in una favola dei Grimm, un mondo virtuale a metà tra il fantascientifico e il fiabesco perché si fa fatica a credere a una separazione tra il Napoli e Gattuso. In ogni caso, il casting di De Laurentiis ha visto contatti con una decina di allenatori, per consultazioni e valutazioni (solo Sarri non è mai stato contattato proprio perché l'addio è stato pieno di veleno). Da tener in considerazione anche le candidature di Fonseca e di Inzaghi. Ma prima bisogna chiudere i conti con Gattuso, l'allenatore a cui era stato chiesto di rimettere in sesto la squadra dopo la gestione di Ancelotti e che, in caso di qualificazione in Champions, avrebbe centrato tutti gli obiettivi fissati. Uno a uno. 

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