Napoli, l'urlo e la scossa di Gattuso:
«Non dovete fermarvi mai»

Napoli, l'urlo e la scossa di Gattuso: «Non dovete fermarvi mai»
di Pino Taormina
Venerdì 13 Dicembre 2019, 08:00
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Inviato a Castel Volturno 

Dopo il tramonto, Rino entra nell'auto in compagnia del suo vice Gigi Riccio. Rino da Schiavonea e Gigi da Napoli sono inseparabili, si conobbero 16enni al convitto del Perugia e non si sono più persi. Parlano di tutto e di più, mentre vanno in direzione Napoli lasciando alle spalle per poche ore il centro tecnico di Castel Volturno. Il secondo giorno napoletano di Gattuso è stato all'insegna delle riunioni: dalle 8 è stato a lungo con il suo staff per definire alcune modifiche alle abitudini della squadra. Dettagli: accorgimenti al menu, un orario più elastico del pranzo per consentire a chi fa massaggi di poter arrivare con calma. Poi arriva il presidente De Laurentiis per definire gli ultimi dettagli dei sei contratti per i collaboratori di Gattuso. E poi a sorpresa, ecco la decisione di seguire anche l'allenamento. Esattamente come il giorno prima. De Laurentiis non nasconde il suo apprezzamento per la grinta e la determinazione con cui Gattuso dirige la seduta. E la segue dal primo all'ultimo secondo. Proprio come se fosse a Dimaro. Non è stato facile girare pagina, vuole essere certo che Rino sia proprio l'uomo che aveva in mente per prendere il posto di Ancelotti.

Rino è severo. Probabilmente per primo con se stesso. Le sue parole sono frecciate. «Se giocate male sarà colpa mia, se non segnate sarà colpa mia... Quindi non dovete fermarvi mai». Il patron è tornato vicino alla squadra, come segnale ulteriore di un cambiamento. «Si ricomincia», ha detto alla squadra parlando il giorno della presentazione di Gattuso. Un tocco, massimo due: per vedere il nuovo Napoli ci vorrà del tempo, ma qualcosa già col Parma, in termini di intensità, si vedrà di sicuro.
 
 

Il varo del primo Napoli avverrà solo nelle prossime ore, ma il nodo è quello del regista. Tutti gli indizi di ieri convergono su Allan. Con qualche chance in meno per Fabian. Chiaro che c'è curiosità per il primo undici azzurro dell'era Gattuso. Allan potrebbe essere affiancato da Fabian e Zielinski. In attacco, Insigne con Milik e uno tra Lozano e Callejon.

Gattuso non ha fatto nomi. È troppo presto e lui è troppo uomo di campo per poter lanciarsi in questa discussione senza vedere la squadra in azione. Di Ibrahimovic e della possibilità di un suo approdo al Napoli gli hanno parlato. Il suo pensiero è chiaro: lo conosce, teme che in questo spogliatoio possa fare troppo la parte del leone ma sa anche che uno come lui fa la differenza solo con la sua presenza sul terreno di gioco. Ma c'è un punto ed è Mertens. Solo la sua partenza potrebbe aprire a questa opzione. Mertens ha tre strade davanti a sé, tutte percorribili: restare fino a giugno, portare una squadra a gennaio o rinnovare ma alle cifre del Napoli e non sulla base delle idee cinese che gli frullano nella mente. Ma dove potrebbe andare il belga? In Italia, il suo estimatore numero uno è Maurizio Sarri. Ma la Juve è piena di esuberi: se a gennaio dovesse riuscire a liberarsi di qualcuno... Insomma tanti incastri. 
 

Il regista è necessario e il primo nome della lista è Torreira dell'Arsenal. In prestito non si muove, ci vogliono 25 milioni. L'ex Sampdoria lì non ha spazi dopo l'addio di Emery e il Napoli prepara la missione a Londra. La pista B porta a Lobotka del Celta Vigo. Non solo: la priorità è un altro terzino sinistro, difficile da trovare. Hysaj ha offerte dalla Roma, ma il Napoli ha detto no allo scambio con Florenzi. O cash o nulla. Due centrocampisti del Lille sotto osservazione: Thiago Maia e Soumaré. Priorità rinnovi: l'agente di Allan potrebbe arrivare entro fine anno per l'offerta di prolungamento.
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