Gattuso non firma il contratto:
cavilli sui diritti di immagine

Gattuso non firma il contratto: cavilli sui diritti di immagine
di Roberto Ventre
Martedì 22 Dicembre 2020, 08:00
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Cavilli legati a diritti d'immagine, bonus e altri piccoli particolari: ecco perché il nuovo contratto non è stato ancora firmato da Gattuso. La firma non è ancora arrivata e a questo punto è prevista dopo il periodo di feste e cioè dopo l'Epifania.

La vasta documentazione preparata dall'ufficio legale del club azzurro è arrivata a inizio mese agli avvocati di Gattuso che la stanno esaminando per apportare delle modifiche, d'intesa con quelli del Napoli, questioni di diciture nei vari punti del lungo e articolato contratto. Numerose pagine da guardare prima della firma anche per Gattuso che ha avuto pochissimo tempo di questi ultimi tempi per i tanti impegni ravvicinati: tra una partita e l'altra sono trascorsi sempre solo tre giorni tra Europa League e campionato ed è stato così anche nella scorsa settimana con le tre gare consecutive di serie A contro Sampdoria, Inter e Lazio. Tempi che si sono allungati anche perché non c'è solo in ballo il contratto di Gattuso ma anche altri sette-otto che riguardano gli uomini del suo staff, a cominciare da quello del suo secondo Riccio. Quindi ci sarà ancora da attendere un po' per l'annuncio del rinnovo del tecnico calabrese con il Napoli per altri due anni (più o meno a 2 milioni più bonus), fino al 2023, un accordo che non prevede clausole come desiderato dal tecnico calabrese. Accordo verbale raggiunto con il presidente De Laurentis sulla durata e sull'ingaggio per i due anni in un incontro a pranzo a Castel Volturno a inizio novembre. 

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Il presidente azzurro dell'argomento ne ha parlato l'ultima volta il 5 dicembre in occasione dell'inaugurazione della fermata della stazione Mostra Cumana dell'Eav, nel quartiere Fuorigrotta, dedicata a Diego Armando Maradona. «Con Rino ci siamo messi d'accordo già un mese e mezzo fa, ora il tempo di scrivere i contratti e inviarli ai suoi legali in Portogallo. È già tutto pianificato, ma ci siamo stretti la mano e contava mettere nero su bianco le negoziazioni avvenute tra di noi e accettate da entrambi», disse De Laurentiis. Sull'argomento invece ha sempre preferito glissare Gattuso. «Rinnovo? Facitv e cazz vuost, lo dico sempre: stanno controllando, vediamo», disse Ringhio sorridendo alla vigilia del match decisivo di Europa League contro la Real Sociedad del 10 dicembre poi pareggiato 1-1 e che ha consentito agli azzurri di raggiungere la qualificazione ai sedicesimi di finale.

Sono trascorse due settimane con partite una dietro l'altra e ora con la grande delusione per la sconfitta contro la Lazio, arrivata al termine della più brutta prestazione della stagione e subito dopo il ko immeritato contro l'Inter.

E ora considerando il periodo di festività la definizione scritta slitterà dopo l'Epifania, anche se i contatti con scambi di mail proseguiranno tra gli staff legali del Napoli. Una questione di varie sfaccettature sui punti da mettere a posto prima della firma sul contratto e dell'annuncio del Napoli. Gattuso ha da poco completato il suo primo anno di lavoro a Napoli, rilanciando una squadra in piena crisi dopo l'esonero di Ancelotti e riuscendo a vincere a giugno scorso la Coppa Italia: in questa stagione il Napoli al momento è quinto ma è in attesa oggi del giudizio del Collegio di Garanzia del Coni, ultimo grado di giudizio sportivo in merito allo 0-3 a tavolino contro la Juve e al punto di penalizzazione. Se dovesse essere accolto in pieno il ricorso del club azzurro il Napoli si ritroverebbe stasera al quarto posto a pari punti con la Roma e la Juve e avrebbe poi la possibilità di rigiocare il match contro i bianconeri. 

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