ADL-Gattuso, il tempo è scaduto:
sarà addio al Napoli a fine stagione

ADL-Gattuso, il tempo è scaduto: sarà addio al Napoli a fine stagione
di Pino Taormina
Giovedì 13 Maggio 2021, 09:13 - Ultimo agg. 14 Maggio, 08:12
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Per Gattuso il tempo è quasi scaduto. In cuor suo (anche se non lo ammetterà mai) ha sperato in un segnale distensivo fino alla settimana scorsa, si augurava in un gesto di riavvicinamento di De Laurentiis che lo ponesse spalle al muro e lo convincesse a riflettere se mettere da parte i dissapori per provare a continuare a stare insieme anche nella prossima stagione. Quasi certamente avrebbe detto di no lo stesso, ferito nell'orgoglio. Ma fino a ieri, nulla è successo. C'è poco su cui riflettere per Ringhio perché al momento non c'è alcuna proposta del Napoli per la sua permanenza. Di quel contratto che dal 12 gennaio è in un cassetto della Filmauro si sono perse le traccia.


CORSI E RICORSI
Gli amori tra De Laurentiis e i propri allenatori finiscono tutti così. Figurarsi quando l'amore non è mai sbocciato. Si sono sopportati per un anno e mezzo e De Laurentiis, nonostante i tentativi dell'ad Chiavelli di ricucire lo strappo, pare intenzionato a voltare pagina. Anche se in realtà, sembra essere finito in un altro vicolo cieco. Come tre anni fa. Allora se ne uscì con l'annuncio di Ancelotti e l'esonero di Sarri (con tanto di amaro pentimento) nonostante i 91 punti, lo scudetto sfiorato, un triennio memorabile, il legame con squadra e tifosi del tecnico di Figline. Adesso De Laurentiis deve decidere: tornare sui suoi passi (ma farlo alla svelta) e tentare di ricucire in fretta e furia con Gattuso (sui social ora tutti chiedono a gran voce la sua conferma) o lasciarlo andare via?

L'ad Chiavelli, che è uno dei pochi che il patron ascolta, insiste nella ricerca di un punto di incontro con la Champions conquistata. Ma non è semplice. Non sarà semplice. Gattuso non vede l'ora di mettersi alle spalle De Laurentiis. È rimasto ulteriormente colpito dal silenzio di questi ultimi giorni: nonostante le vittorie, lo spettacolo e la rimonta, non è arrivato nessun segnale distensivo.

Conserva i suoi messaggi, ricorda gli scontri e le parole nel periodo di fine gennaio e febbraio. Sa che non ha mai rischiato l'esonero, pura invenzione, fantasie senza fondamento (altrimenti sarebbe stato cacciato dopo il ko con il Verona o dopo quello con il Genoa o l'Atalanta, o dopo l'uscita dalla Coppa Italia o anche dopo l'eliminazione in Europa League) ma non ha mandato giù i dubbi presidenziali durante la malattia all'occhio, i suoi continui suggerimenti, le critiche per i gesti di affetto ai dipendenti di Castel Volturno. Ed è motivo per cui il faccia a faccia che è atteso per dopo-Verona potrebbe anche durare pochi minuti. Giusto il tempo per l'addio.


TITOLI DI CODA
Gattuso ha Commisso alle calcagna. Ma anche qui: serve un incontro che avverrà però solo a fine campionato. È rimasto colpito dalla corte elegante del patron della Fiorentina che pure aveva rifiutato nel novembre del 2019. Ma c'è anche la Juventus che potrebbe andare all'assalto, spinta dalla zoccolo duro dello spogliatoio. E, a quel punto, magari è davvero il ds Giuntoli che potrebbe raccogliere l'eredità di Paratici per la ricostruzione del club bianconero. E il Napoli? De Laurentiis forse ha un coniglio nel cilindro, qualcosa da tirare fuori come nel 2013, quando annunciò a sorpresa Benitez o tre anni fa con Ancelotti. Qualcosa che vada fuori dalla logica economica di questo momento (deve pagare entro il 30 maggio due mensilità, ha spostato il pagamento delle commissioni degli agenti, vuole ridurre del 20-30 per cento il monte ingaggi).

Certo, la Champions lo aiuterebbe: e allora potrebbe arrivare ai 4 milioni (netti) per tre anni che chiede Spalletti (più quasi altri 2 milioni per i suoi collaboratori) oppure ai 7 milioni di Allegri (è in pole per il Real Madrid). Sarri? Ipotesi improbabile. Altrimenti chi? Con Lotito i rapporti sono super, se libera Simone Inzaghi potrebbe essere lui oppure potrebbe virare su Fonseca. Un vicolo cieco. La soluzione più semplice sarebbe ricucire con Gattuso. Ma se De Laurentiis ha fatto una scelta, difficile che torni indietro.

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