Genoa-Napoli, Ounas dà freschezza
ma Lozano a sinistra non funziona

Genoa-Napoli, Ounas dà freschezza ma Lozano a sinistra non funziona
di Pino Taormina
Domenica 29 Agosto 2021, 23:06 - Ultimo agg. 30 Agosto, 18:23
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Insigne falso nove condanna alla sparizione dal campo Lozano che lì sulla sinistra continua quasi a fare il martire. È una sofferenza felice, una vittoria strappata al Genoa, ma non può essere sempre quaresima. Ci vuole, anzi è necessario, vincere partite anche senza brillare. In fase di non possesso è molto spesso un 4-2-3-1 con Elmas che fatica a buttarsi in mezzo e il capitano tuttofare. Nella ripresa colpisce, quasi, la soggezione contro un avversario che quasi la surclassa sul piano dell’intensità agonistica, che ha maggiore ampiezza di gioco perché lo cerca ai quattro lati del campo. Poi però decidono gli episodi: il gol (giustamente) annullato per fallo su Meret e la rete dell’attaccante che non doveva neppure esserci a Marassi. Tre punti benedetti. 

 

 

6 Meret 

Una uscita non proprio impeccabile e meno male che il Var lo salva sul gol di Pandev. A metà frazione dice ‘no’ a Ghiglione: conclusione dall’area di rigore, neutralizzata in corner. Decisivo anche a inizio ripresa, sempre su Ghiglione. Sulla tuonata ravvicinata di Cambiaso non pare poter fare proprio nulla. 

5 Di Lorenzo

Cambiaso spinge tanto con Rovella, limitato nel primo tempo il raggio d’azione offensivo, bene in fase di non possesso, anche se spesso sbanda come quando sul gol guarda Cambiaso mentre calcia in porta, in una situazione assai leggibile. Perfino lui, salvavita di tante occasioni, incappa in qualche strafalcione. 

6 Manolas 

Preciso in tutte le chiusure su Ekuban, sfrutta i cavalli del motore quando si tratta di andare a tamponare qualche fuga dai terzini, come in un’occasione su Ghiglione. Solo Pandev spesso lo mette in difficoltà nella ripresa ma si aggrappa alla sua esperienza ed è difficile sfondare dalle sue parti. 

7 Koulibaly 

Non sbaglia un intervento, porta palla con autorevolezza, Ekuban scappa dalle sue parti per evitare il contrasto.La presenza più solida in difesa, non patisce mai la fisicità dei genoani. Si batte sulle barricate quando il Genoa rovescia la partita nel secondo tempo: uno dei pochi a capire che dal fioretto bisognava passare alla clava.

6 Mario Rui 

Ghiglione crea più di un fastidio con le sue sgasate: il Genoa prova a mettere pressione sempre dal suo lato, soprattutto quando entra Pandev e la squadra di casa diventa più intraprendente. Assiste passivo al dialogo che porta alla rete. Solite luci e ombre ma è millimetrico l’assist per Petagna.

6 Fabian Ruiz 

Esce Criscito su di lui quando prova ad aprirsi in posizione di interno: una museruola che porta frutti al Genoa fino al gol. Poi sventagliata di Insigne, assist di Politano, Fabian elude Hernani e trova un mancino cristallino che si insacca nell’angolo opposto. Quando si alza la polvere, lui fa fatica. 

6,5 Lobotka 

Importanti progressi rispetto al Venezia. Il più lucido nelle difficoltà, senza incantare però. Lo schermo di Hernani, schierato in quella posizione per tamponarlo, non funziona. Poi però va spesso in difficoltà e soffre in fase di interdizione per tutta la ripresa ma interpreta bene il ruolo. 

6 Elmas 

Parte subito bene come incursore, interpreta al meglio il ruolo della mezzala, stoppando lo sviluppo a destra del Genoa tra Sturaro, Ghiglione ed Hernani. Però va in un po’ in affanno nella ripresa, quando si lotta su ogni pallone e non sempre si possono fare i compiti con la bella grafia. 

6 Politano 

Sporca la prima costruzione a Criscito, subito pericoloso in avvio, fondamentale il suo raddoppio in fase arretrata. In fase avanzata manca l’asse con Di Lorenzo, ma solo dalla mezz’ora inizia a puntare Cambiaso. Nella ripresa il genoano gli rende la vita un via crucis perché è evidente il calo fisico.

7 Insigne 

Ottanta metri per recuperare palla a 5 minuti dalla fine. Eccolo il capitano. Prima palla in area di rigore, strappo su Biraschi, con Vanheusden costretto al recupero disperato. Mantiene il baricentro mobile nell’esercizio del falso nove, bypassa costantemente Biraschi. Piega la gara come un cucchiaino con il suo genio da illusionista.

5 Lozano 

Viene messo a sinistra che non è mai stata casa sua. Sfiora il gol in avvio, anche se vive un avvio poco lucido, bloccato tra Ghiglione e Vanheusden, il suo primo tempo vive di pochi strappi, anche per la mancanza di intesa con Mario Rui. Un solo squillo nella ripresa ma Sirigu respinge. Occasione sprecata per ribaltare le gerarchie. 

6,5 Ounas 

Entra per dare peso all’attacco e con la sua freschezza, va su e giù per il campo. La missione quasi riesce perché da una sua sponda arrivano un bel po’ di pericoli. Gestisce male invece un contropiede, in scivolata arriva tardi. Doveva aggiungere corsa a un Napoli che comincia a temere la beffa. 

7 Petagna 

L’ariete dell’assalto finale non tradisce. Solo dieci minuti e si abbatte sul Genoa che non era poi così stremato come il lupo sulla capanna del primo porcellino. Bravo nell’arguzia, oltre che nella tecnica e nell’intelligenza. Palla sul primo palo, provata e riprovata e la zampata che regala i tre punti. Ora può andare via. 

sv Juan Jesus 

Pochi secondi per cominciare a sentire l’atmosfera.

Poco o nulla, entra in pieno recupero giusto per togliere il ritmo al Genoa. Deve ancora trovare la sua condizione, perché troppo tardi è arrivato al Napoli. Ma spazio ne avrà, eccome: perché alla ripartenza dopo la sosta si giocherà a un ritmo forsennato. 

sv Gaetano 

Oggi andrà via e allora prova la giocata magica in contropiede, dopo un rilancio di Insigne: uno, due... ma poi si perde il pallone che resta dietro di lui. Applausi per il coraggio anche se lì era meglio conservarlo il pallone piuttosto che perderlo. Ma si vede che ha qualità. 

6 Spalletti 

Quando Ballardini sposta il baricentro nella sua metà campo, un po’ perde la bussola. Sistema lentamente le cose in mezzo al campo e lo fa con gli unici cambi che ha sua disposizione. Le seconde linee vanno in affanno. Troppa sofferenza sulla sinistra perché Rui non ha quasi mai il sostegno di Lozano ed è evidente che è quello il ventre molle. La raddrizza con la calma e la sua bravura. 

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