Genoa-Napoli, è caccia al colpevole:
il web chiede l'esonero di Gattuso

Genoa-Napoli, è caccia al colpevole: il web chiede l'esonero di Gattuso
di Delia Paciello
Domenica 7 Febbraio 2021, 12:49 - Ultimo agg. 15:00
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«E Gattuso fa pure i complimenti ai ragazzi per l’impegno?», è il commento di tanti napoletani delusi al termine di Genoa-Napoli, dopo le dichiarazioni del mister. Dichiarazioni che hanno un po’ il sapore del «i ragazzi si provano pure, ma non è arte loro». Perché si parla di errori di postura di calciatori di Serie A. E l’impegno non basta se Pandev coglie di sorpresa per ben due volte la difesa azzurra facendo non il gol, ma la doppietta dell’ex su azioni facilmente evitabili, a detta anche dell’allenatore. E allora la domanda sui social sorge spontanea: «Quindi sono i giocatori scarsi?». Mentre l’hashtag #GattusoOut prende il volo. 

Eppure la rosa era stata largamente vantata a inizio stagione tanto dal popolo del web quanto dagli addetti ai lavori come «la più completa degli ultimi anni, con una doppia scelta di pari valore per ogni ruolo».  Ora, assenze a parte, pare che in tanti ruoli entrambe le scelte non siano poi così convincenti. E crollano le certezze.

 

Se in difesa Maksimovic e Mario Rui su tutti hanno fatto disperare - ma neanche Manolas si è salvato - è il caso di ricordare anche le assenze: la tegola di Koulibaly positivo al covid è pesante per il Napoli, specie se si pensa all’ultima gara con l’Atalanta e alla sua prestazione super. «Io comunque vorrei avere nella vita la stessa convinzione di Mario Rui, che non sa tirare ma tira, ripetutamente»; «A C’è posta per Te ci sta Mario Rui che cerca ‘e fa pace co’ pallone»; «Ma è in assoluto il terzino più scarso d’Italia», si legge intanto sui social. Eppure il problema rinnovi grava sul reparto: Maksimovic e Hysaj in bilico per il futuro, situazione che sicuramente può influire anche sul rendimento.

Nonostante si sia vista intensità nella parte finale del match specie dopo il gol di Politano che ha dato speranza ai suoi, tirando le somme è andato tutto storto per gli azzurri: pali, traverse, per qualcuno anche un rigore mancato. «Era evidente il fallo in aria su Mario Rui, ma neanche lì è riuscito a farsi valere», pungono ancora sui social. Eppure la squadra di Ballardini è riuscita a portare punti a casa con solo il 33% di possesso palla e due unici tiri in porta, quelli dei gol del macedone contro i 26 totali del Napoli, 11 in porta. «Tornano queste statistiche, ma possibile che sia davvero solo sfiga o sono loro incapaci? Com’è possibile?»; «Se le azioni si creano e la palla non entra non è di certo colpa dell’allenatore, sono i giocatori che hanno i piedi storti», commentano i tifosi. 

 

Per molti, tuttavia, è questione di motivazione. Innegabile che in questa gara comunque ci sia stato impegno da parte della squadra, che continua a essere unita attorno al tecnico. Ma forse la vera questione è che il gruppo non crede allo scudetto e non lotta abbastanza, peccando anche un po’ di presunzione: perché se qualche tempo fa si dava quasi per scontata la zona Champions, dichiarato obiettivo stagionale, con questo andazzo si rischia seriamente di non qualificarsi per un altro anno. «Con sette sconfitte non si va in Champions, la situazione è grave», nota infatti qualcuno. Per fortuna che il campionato è strano anche per le altre squadre, e il Napoli può ancora giocarsela visto che tutte subiscono dei rallentamenti: si gioca ogni tre giorni e il covid causa diverse assenze. Attenuanti però non sufficienti agli occhi dei napoletani in cerca del bel gioco e di emozioni in campo. Perché l’altra faccia della medaglia è: «Quest’anno che la Juve aveva rallentato, Inter e Milan ne hanno approfittato e il Napoli no». Anche se ora i bianconeri sembrano recuperare velocemente terreno. Un rammarico che comunque trova facilmente spiegazione nella qualità dei singoli. Non solo sfortuna, dunque. Ma anche, se si pensa che col fitto calendario, il ritorno di Coppa Italia a Bergamo, la Juve e poi il Granada ci sarà un’altra pesante assenza, quella di K2, proprio quando Ringhio sperava di recuperare minutaggio per Osimhen.

A Napoli nessun miracolo di Ballardini, che qualcuno definisce «come Draghi ma con qualche qualifica in meno», pensando probabilmente a un buon traghettatore.

Ma c’è tempo prima di pensare alla prossima stagione. Intanto chissà se Gattuso riuscirà a finire la sua stagione in azzurro. Perché secondo qualche indiscrezione pare già certo che dal prossimo anno, comunque vada, la panchina cambierà. Ma il calcio è talmente strano, si vive di passioni. E tutto cambia in fretta. 

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