Napoli, Lozano lancia la sua sfida:
prima punta per sostituire Osimhen

Napoli, Lozano lancia la sua sfida: prima punta per sostituire Osimhen
di Pino Taormina
Domenica 29 Agosto 2021, 08:33 - Ultimo agg. 18:40
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Non è facile campare senza bomber già alla seconda di campionato. Anche se solo per un pomeriggio. Non c'è Mertens e non c'è neppure Osimhen. Dice Spalletti: «Chi gioca là davanti? È l'unico dubbio che c'è. Lasciatemelo». Ovvio, è una emergenza, l'ennesima che deve fronteggiare Lucianone. Perché anche Zielinski non ce l'ha fatta a recuperare ed è un altro pasticcio che passa, forse, troppo in secondo piano. Ma così è. E quindi dopo aver virato in fretta e furia verso il 4-3-3 dopo l'infortunio di Demme e adesso è costretto a varare il Napoli col falso nove proprio lui che ha costruito la sua avventura azzurra attorno al gigantesco bomber nigeriano e alla sua totale ricerca della profondità. C'è sempre un piano B per Spalletti. Un piano pronto all'uso. E stavolta anche un piano C: perché la scelta, un po' a sorpresa, dovrebbe ricadere su Hirving Lozano. Sì, dovrebbe toccare proprio al Chucky il ruolo di attaccante centrale con Insigne a sinistra e Politano a destra. Ovviamente, con continue rotazioni per non dare punti di riferimento alla difesa genoana. Un modo per cambiare il meno possibile, visto che anche la mediana cambia profondamente visto il forfait del polacco (sarà Elmas a prendere il suo posto nello scacchiere). Poi magari con Lorenzo le parti si possono anche invertire nel corso della partita con il Genoa. In ogni caso, nell'ultimo test Spalletti ha provato proprio Lozano al centro del tridente. Un azzardo, certo, perché ha giocato poco nell'ultimo anno là nel mezzo, sia nel Napoli ma anche con il Messico (anche se contro il Costa Rica, a marzo, ha anche segnato). A proposito del Messico: non è stato convocato per le qualificazioni Concacaf. Una scelta che il club azzurro ha molto apprezzato. L'unica volta che Gattuso lo ha piazzato in quel posto è stato con lo Spezia e gli errori sotto porta sono stati tanti. Ma qui c'è poco da fare i sostenuti: Petagna può essere impiegato nel caso in cui serva un assalto finale, ma l'idea di Spalletti è proprio questa.

Insomma, un Napoli come la Roma di Diego Perotti. D'altronde, è un caso di emergenza assoluta che, però, non dovesse essere accolto il reclamo del Napoli, si ripeterà anche con la Juventus perché Mertens sarà pronto solo a fine mese.

Non si è mai pianto addosso, ieri, il buon Spalletti. Eppure non sono assenze di poco conto quelle che gli sono cadute addosso, tra capo e collo. Farà di necessità virtù, non c'è altro da fare. Un nove che più nove non si può al momento non c'è. Dunque, non può che arrangiarsi. La coperta è corta assai anche a centrocampo, perché altrimenti se Zielinski avesse recuperato Spalletti avrebbe potuto ipotizzare uno schieramento offensivo simile a quello con cui è stato battuto in 10 il Venezia. Ma dovendo dirottare Elmas a centrocampo (non ce ne sono altri) ecco che meglio tenere Insigne a sinistra a dare una mano e lasciare Lozano al centro dell'attacco. Zielinski, a causa dell'infortunio, non risponderà alla chiamata del ct polacco e quindi salterà le gare di qualificazione mondiale per il Qatar. Resterà a Castel Volturno. La questione dei nazionali, intanto, ha trovato una soluzione, come era prevedibile. Il Napoli dà l'ok alla partenza, visto che è venuto meno l'obbligo di quarantena obbligatorio al ritorno dai paesi della lista rossa, visto che i calciatori saranno in bolla con le rispettive nazionali per tutto il tempo. Al ritorno basta un tampone. Il solito. E senza sorprese, dunque, potranno scendere in campo per la supersfida del Maradona con la Juventus. 

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