Soli due gol segnati in serie A ma per l'ex attaccante marchigiano Simone Giacchetta - classe 1969, oggi direttore sportivo della Cremonese prossimo avversario del Napoli - quello del 9 ottobre 1988 a Fuorigrotta resta indimenticabile. Era arrivato in estate dalla Civitanovese, serie C2, dopo la rivoluzione estiva decisa da Ferlaino e Moggi: erano partiti quattro big (Garella, Bagni, Ferrario e Giordano) accusati dalla società e dalla piazza di essere stati i promotori della rivolta contro l'allenatore Bianchi alla fine del campionato perso nelle ultime battute.
Giacchetta ebbe poco spazio nella stagione terminata con la vittoria della Coppa Uefa. Segnò, appunto, un gol, consentendo al Napoli di vincere una di quelle partite che oggi si definirebbero sporche.
Simone è stato tra gli artefici del ritorno in serie A della Cremonese, che lotta per abbandonare l'ultimo posto in classifica - una lotta disperata: la salvezza è a 10 punti - e intanto si è guadagnata l'accesso alla semifinale di Coppa Italia, dove sfiderà la Fiorentina, ai danni del Napoli di Spalletti e della Roma di Mourinho.