Giuntoli via da Napoli, sale il pressing su De Laurentiis e tra gli eredi spunta Massara

C'è l'ex direttore sportivo del Milan sul mercato

L'abbraccio tra Cristiano Giuntoli e Aurelio De Laurentiis
L'abbraccio tra Cristiano Giuntoli e Aurelio De Laurentiis
di Bruno Majorano
Mercoledì 7 Giugno 2023, 07:00 - Ultimo agg. 18:40
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Quando Aurelio De Laurentiis gli affidò il ruolo di direttore sportivo del Napoli, Cristiano Giuntoli era un dirigente emergente, che aveva scoperto la serie A con il Carpi neopromosso. Sembrava una scommessa nel buio da parte del patron azzurro, forse addirittura un azzardo, ma il tempo è stato galantuomo. Quello stesso dirigente che sembrava giovane e inesperto, si è affermato fino a diventare uno degli artefici dello scudetto conquistato dal Napoli al termine di quest'ultima esaltante stagione. Come molti matrimoni, però, anche quello tra il ds e il club azzurro sembra essere arrivato ai titoli di coda. «Non vi preoccupate del futuro, nelle mani di Aurelio de Laurentiis non ci sarà mai un problema e ci sarà sempre un grande Napoli», aveva detto Giuntoli durante la festa al termine della gara contro la Fiorentina ai primi di maggio. Parole che erano sembrate subito quelle di addio. E infatti si è arrivati al momento dei saluti. O almeno così sembrerebbe. Sì, perché il contratto in essere tra il dirigente e il club ha come scadenza il 2024, ma Giuntoli ha manifestato al presidente la chiara volontà di fare la valigia e andare altrove. Dopo 8 anni il ciclo sembra essere finito. Posizione legittima alla luce anche della vittoria dello scudetto e del lavoro svolto in questi ultimi mesi (tra rinnovi e pianificazione del mercato a brave termine). Prima di salutare, Giuntoli si è concesso una serata caprese e sul palco dell'Anema e Core si è lasciato andare intonando le parole della celebre «Mano de Dios», la canzone dedicata a Maradona. Insomma, non è tanto una questione di destinazione futura. La Juventus lo sta corteggiando oramai spudoratamente da tempo, ma non è detto che Torino possa poi essere la sua destinazione finale. Di sicuro non rinnoverà il contratto con il Napoli e questo vorrebbe dire totale mancanza di progettualità in vista della stagione 2024-2025. È per questo che il ds vorrebbe essere lasciato libero già adesso, con l'idea di iniziare a pianificare il futuro già con la sua nuova società. Al momento però, il presidente del Napoli nicchia e per tanto è lecito immaginare che da qui ai prossimi giorni ci possa essere l'incontro definitivo per trovare l'intesa comune e cercare il modo di salutarsi serenamente. 

Non appena Giuntoli avrà salutato Napoli, però, De Laurentiis dovrà scegliere il suo erede, cosa che al momento non appare un rompicapo di facilissima risoluzione. Già da tempo circola con insistenza la candidatura di Pietro Accardi. Un giovane che già ad Empoli sta dimostrando tutto il suo valore. Il suo nome sarebbe nel solco di Giuntoli: un profilo giovane, ma competente, desideroso di confrontarsi con una realtà internazionale come Napoli. Ma attenzione agli sviluppi delle ultime ore. Perché questa rischia di diventare l'estate del mercato dei direttori sportivi. Tante le poltrone rimaste vacanti, tanti i nomi in cerca di una collocazione. Sì, perché il Milan ha dato il benservito a Ricky Massara (insieme a Paolo Maldini) e l'oramai ex ds rossonero potrebbe diventare uno dei principali indiziati per il ruolo di direttore sportivo del Napoli. Ha già fatto vedere il proprio valore alla Roma e al Milan e la scrivania di Castel Volturno diventerebbe uno step ulteriore nel processo di crescita. Il suo addio da Milanello è ancora freschissimo, ma si sa che in questi casi i tempi vanno accorciati, in fretta. Anche perché ci sono anche altri club pronti a bussare alla porta di Massara. A proposito di chi ha lasciato, c'è anche Igli Tare che dopo più di 10 anni di onorata carriera alla guida dell'area tecnica della Lazio ha salutato Formello.

Il suo futuro è ancora molto incerto, e tra i nomi dei dirigenti «a spasso» sembra anche essere quello meno vicino al Napoli in questo momento.

Una cosa è certa, chiunque sarà il nuovo direttore sportivo azzurro dovrà innanzitutto trovare l'erede di Kim (destinato alla Premier League) e gestire la situazione del futuro di Osimhen, uno degli uomini più richiesti sul mercato internazionale. 

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