Napoli-Inter 3-1, le reazioni social: «Ciao Spalletti, ci hai regalato un sogno»

Gaetano star sul web: «Per un napoletano non c'è gioia più grande»

Per Di Lorenzo una statua equestre al Plebiscito
Per Di Lorenzo una statua equestre al Plebiscito
di Delia Paciello
Lunedì 22 Maggio 2023, 22:16 - Ultimo agg. 22:19
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Le ha battute tutte quest’anno il Napoli di Spalletti: mancava solo l’Inter alla lista, e ora si può ufficialmente dire che nessuna delle squadre incontrate quest’anno è uscita indenne dalla sfida coi campioni d’Italia. Il 3 a 1 coi nerazzurri ha messo a tacere il risultato dell’andata: lo scorso gennaio la squadra di Inzaghi aveva inflitto infatti la prima sconfitta in campionato, ma non ha potuto ripetersi. Un risultato che rende orgogliosi i napoletani e motiva ancora di più il vantaggio in classifica e la grandezza dell’impresa: «Una stagione incredibile», è pronto a commentare il web. Di rado infatti è capitato che i detentori del titolo abbiano avuto la meglio durante la stagione con tutte le squadre incontrate in almeno una gara. E invece non esiste bestia nera che questo gruppo non sia stato in grado di battere.

Una sconfitta che frena la corsa Champions dei nerazzurri: «Mi sa che l’unica chances è vincere la finale», punge qualcuno sui social. Mentre anche lì si infiamma la polemica: «Dopo queste prestazioni ti arrabbi ancora di più per l’uscita dalla Champions»; «Dobbiamo ringraziare gli arbitri», accusa il popolo azzurro.

E anche stavolta in realtà l’arbitraggio non è piaciuto, ma la superiorità dei padroni di casa è riuscita a sopperire anche a questo nel risultato finale: «Siamo più forti di tutto e tutti», ribadiscono i napoletani. Prima Anguissa, poi l’eurogol di Di Lorenzo che si candida a capitano più amato della storia (chiaramente dopo D10s), e poi anche il giovane Gaetano che ha provato l’ebbrezza di segnare un gol nella squadra della sua città da campione d’Italia contro l’Inter in finale di Champions: “Per un napoletano non ci può essere gioia più grande», esplode il web. Niente da fare invece per Osimhen, desideroso di gol per mettere al sicuro quel titolo di capocannoniere. Anche se non sembra particolarmente in pericolo. «Ormai ha la testa altrove», accusano i tifosi.

 

Il gol annullato a Simeone è stato ancora una volta espressione della bellezza di questo gioco: «Come fai a non innamorarti a guardare questo Napoli?», si chiedono dalle piazze virtuali.

Perché come dice Spalletti il calcio può essere semplice se ti chiudi come molte squadre fanno nel tentativo di arginare i danni. Ma di certo non è spettacolare e coinvolgente come quello mostrato quest’anno dagli azzurri.

A rovinare la festa e a spegnere un po’ l’entusiasmo però è arrivata la malinconia: il futuro dell’eroe che ha guidato la squadra verso il terzo scudetto pare essere lontano dal Vesuvio, e i tifosi sentiranno tanto la sua mancanza. «È stato capace di farci vincere anche senza un top player come Maradona», commentano i tifosi.

Quelle parole in conferenza avevano il sapore amaro di un addio, che sarà il più doloroso che i napoletani potessero vivere: «Peccato che va via, ma lo ricorderemo per sempre come colui che ci ha regalato il sogno», «Dobbiamo solo dirgli grazie, nonostante la sua scelta», sono le parole del pubblico social. E cala la malinconia in una stagione straordinaria che lascia avanti a sé tanti dubbi sul futuro. Perché dopo 33 anni di attesa per i napoletani la questione resta una: «Riusciremo mai a ripeterci, o addirittura a fare meglio?». Perché ormai le aspettative sono alte, anche Adl ha rincarato la dose con la Champions e forse anche questo preoccupa il mister. D’altronde lo ha detto chiaramente: «Potrò dare altra gioia a questa città?», è questo il nodo delle sue riflessioni sul futuro. Discorso che forse qualcuno apprezzerà. Ma non può non calare un po’ di tristezza per questa partenza, che oscura un po’ la festa. E non è di certo l’unico addio: anche il capocannoniere si allontana, desiderato dal Manchester e dal Psg. Ma il calciomercato racconterà il resto. Per ora il popolo azzurro può solo gioire di un anno straordinario, inseguendo il record dei 91 punti: l’obbiettivo è farne 92.

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