Insigne si riprende il Napoli
ma resta il gelo con De Laurentiis

Insigne si riprende il Napoli ma resta il gelo con De Laurentiis
di Pino Taormina
Mercoledì 4 Agosto 2021, 08:30 - Ultimo agg. 17:33
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Francesco Sinatti lo ha subito messo al lavoro: corsa, tanta, e pure senza pallone. Lavoro a secco, si dice in gergo. E Insigne con Di Lorenzo e Meret, ognuno alla propria maniera eroi di Wembley, sono così tornati a prendere dimestichezza con la loro casa madre, nel centro tecnico di Castel Volturno. Non c'è tempo per riflessioni sul rinnovo: non è questo il luogo e non è neppure il momento. E neanche Spalletti, che pure resta a lungo a chiacchierare con il terzetto campione d'Europa, si mette a rompere la monotonia del primo giorno di rientro dopo le vacanze. Ci sono i test clinici e tanto altro. Luciano ha più volte sentito Insigne da quando è allenatore del Napoli e dalle parole non vede l'ora di passare ai fatti: sarà al centro del suo Napoli e aspetta solo il momento per mostrargli l'importanza che avrà la prossima stagione. E di mostrarglielo in campo, negli allenamenti. Se resta, insomma, sarà un intoccabile. Ma tutti i segnali dicono che resterà, anche senza disgelo.

Insigne non è tra i convocati per Wisla-Napoli, la seconda amichevole internazionale degli azzurri che sarà trasmessa oggi su Sky Sport, Canale 251 in pay per view (al prezzo di euro 9,99). All'Henryk Reyman Stadium di Cracovia alle 18, Luciano tornerà a mostrare più o meno lo stesso Napoli che ha travolto il Bayern. Spalletti terrà a riposo e lascerà ad allenarsi a Castel Volturno anche Osimhen e Fabian, mentre solo Ospina tra i nazionali parte per la Polonia. Mancherà anche Petagna, quindi davvero oggi non è altro che un test senza alcun valore. Peraltro un vero e proprio blitz, con volo all'alba e rientro in nottata. Ora, Luciano è assai attento ad abbassare le aspettative: vuole ordine e concentrazione, vuole segnali di progressi atletici dal test odierno ma sa pure bene che d'estate, di questi tempi, anche le figuracce possono essere dietro l'angolo. Non ne vuole fare, ma deve tener in conto che i polacchi hanno persino già giocato due partite del loro campionato. Insomma, stanno un bel po' in avanti in termini di preparazione. 

 

Il discorso rinnovo tra Napoli e Insigne resta sott'acqua.

Pisacane, l'agente, parla di qualsiasi cosa con Giuntoli tranne che del tema in questione. Non si è mai seduto a discutere del prolungamento del contratto di Lorenzo da quando ha preso il posto di Mino Raiola nella procura del fantasista di Frattamaggiore. Tradotto: il Napoli non vuole mettere sul tavolo il rinnovo e Pisacane non ha offerte per Insigne di cui parlare per rompere la situazione d'impasse. Insomma, Spalletti può stare sereno. Far restare Insigne col contratto in scadenza non è una questione che allerta il Napoli. Né Insigne. Che sa bene che liberarsi a zero tra quattro mesi, gli spalancherà mille porte. Dunque, proprio per evitare che i veleni possano salire a galla e rovinare la serenità di questa estate, possibile che a Castel di Sangro De Laurentiis e Insigne possano provare a parlarsi sia pure solo per cordialità. Ovvio, il patron si lamenterà per alcuni atteggiamenti avuti dall'entourage del suo capitano, ma anche Lorenzo potrebbe cominciare a sfilare il suo personale cahier de doleance. Tra le cose che più non ha mandato giù, la mancata telefonata di De Laurentiis nella notte del trionfo di Wembley. In quei momenti di euforia, persino Lotito ha voluto far festa con il suo Ciro Immobile con una videochiamata direttamente nello spogliatoio e la cosa avrebbe colpito Insigne. Ovvio, non è certo una telefonata in più o in meno che può definire il futuro, ma è una di quelle incomprensioni che in queste settimane non hanno aiutato nel disgelo tra Insigne e De Laurentiis. E c'è anche un dettaglio non di poco conto: la settimana scorsa il club azzurro ha riesumato la questione dell'ammutinamento nei confronti di Hysaj, sollecitando il tribunale di Napoli a nominare il terzo arbitro e completare così il collegio arbitrale per la definizione del lodo. Ecco, tra i gesti di cortesia che il Napoli pensa che Insigne debba tener in conto, è il fatto che lui non sia mai stato messo davanti alle proprie responsabilità per quello che è successo quella notte con il Salisburgo. Visto sotto il punto di vista di De Laurentiis, proprio perché il capitano degli ammutinati era quello che avrebbe potuto fare di più per evitare il rifiuto collettivo di andare in ritiro. 

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