Insigne è fuori 25 giorni:
così Gattuso ridisegna il Napoli

Insigne è fuori 25 giorni: così Gattuso ridisegna il Napoli
di Roberto Ventre
Mercoledì 30 Settembre 2020, 13:00
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Lesione di primo grado al bicipite femorale sinistro: un mese di stop per Insigne che salterà certamente Juventus e Atalanta in campionato, la prima partita della fase a gironi di Europa League, e in mezzo la doppia sfida di Nations League dell'Italia contro la Polonia a Danzica e l'Olanda a Bergamo e l'amichevole degli azzurri a Firenze contro la Moldova.

Il capitano azzurro ieri ha cominciato le terapie a Castel Volturno e spera di tornare per il derby con il Benevento in programma il 25 ottobre e la sfida in famiglia contro il fratello Roberto, ma se saranno necessari ulteriori giorni di tempo per il suo completo recupero il suo rientro slitterebbe alla partita successiva del primo novembre con il Sassuolo al San Paolo. Dall'esame strumentale effettuato ieri sono state confermate le prime impressioni emerse a caldo dopo l'infortunio muscolare accusato al ventesimo minuto del primo tempo del match con il Genoa.

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Uno stiramento, quindi: fatale a Insigne uno scatto in un rientro difensivo nella sfida di domenica scorsa al San Paolo, un infortunio che lo costringerà a saltare certamente la sfida alla quale da sempre tiene di più, quella contro la Juventus e un'altra partita molto importante con l'Atalanta di Gasperini. Niente da fare stavolta, per l'entità del problema muscolare era impossibile un recupero lampo come avvenne in occasione del ritorno di Champions League con il Barcellona. Infortunio che lo costringerà a fermarsi anche con l'Italia proprio nel momento in cui era diventato a tutti gli effetti un punto fermo di Mancini per la sua capacità di interpretare al meglio il ruolo di esterno sinistro d'attacco nel 4-3-3 del ct azzurro.
 
 

Gattuso deve studiare l'alternativa, scegliere il sostituto di Insigne, un elemento fondamentale per la sua capacità di contribuire sempre nel modo migliore sia alla fase offensiva che a quella difensiva. Contro il Genoa ha lanciato Elmas, confermando il 4-2-3-1 iniziale e il macedone si è ben comportato anche se ha interpretato il ruolo in maniera diversa rispetto al capitano azzurro provando più ad inserirsi centralmente palla a terra come in occasione del gol. Nel ruolo potrebbe anche essere avanzato il polacco Zielinski e quel punto Ringhio dovrebbe inserire un altro centrocampista (Lobotka o Demme) al fianco dello spagnolo Fabian Ruiz. Meno chances per Politano che il tecnico calabrese sta schierando sulla destra da vice-Lozano, ruolo dove può accentrarsi per tirare con il sinistro, una qualità confermata nel gol realizzato contro il Genoa. Se la scelta dovesse ricadere sull'ex interista dal primo minuto potrebbe essere dirottato Lozano a sinistra ma il messicano sta dimostrando di essere preziosissimo a destra nel ruolo ricoperto per anni da Callejon.

Gattuso potrebbe anche decidere di tornare al 4-3-3 e cioè al tridente classico, in questo caso Lozano giocherebbe a destra, Mertens nel suo vecchio ruolo di esterno sinistro e Osimhen da centravanti. E a centrocampo giocherebbe un elemento in più (Lobotka o Demme) tra le due mezzali Zielinski e Fabian Ruiz. Ma nelle prime due partite Dries ha giocato benissimo in posizione centrale alle spalle dell'attaccante nigeriano segnando due reti e regalando due assist a Lozano, quindi il suo cambio di ruolo non appare l'ipotesi più probabile. Poco probabile il ritorno del belga nella posizione di centravanti come nella formazione iniziale a Parma perché Osimhen da centravanti pur non riuscendo a segnare nelle prime due partite di campionato ha dimostrato in pieno la sua importanza giocando per la squadra, regalando assist e dando grande peso a tutto il reparto offensivo.
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