Insigne oro di Napoli
tra record, gol e magie

Insigne oro di Napoli tra record, gol e magie
di Bruno Majorano
Lunedì 17 Maggio 2021, 08:00 - Ultimo agg. 19:22
3 Minuti di Lettura

La faccia - bella e sorridente - del Napoli che si riporta a più uno sulla Juventus e in pienissima corsa per un posto nella prossime edizione di Champions League, ha i tratti somatici inconfondibili di Lorenzo Insigne. Capitano coraggioso, ovviamente. Perché quando il pallone diventa pesante, è sempre lui ad appoggiarlo sul dischetto di gesso al centro dell'area di rigore avversaria e a prendere la rincorsa. Molto spesso la trasformazione è perfetta, altre volte (rare) arriva l'errore. A Firenze Terracciano - originario di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta - aveva intuito la traiettoria del destro di Insigne andando a un passo dall'affossare i sogni di gloria del Napoli e capovolgere come uno smile al contrario il volto sorridente del suo capitano. Ok l'intuizione sul lato dove tuffarsi, ma per fortuna la respinta corta consente a Insigne di ribattere in rete quel pallone che evidentemente doveva anche essersi alleggerito rispetto al momento della trasformazione del rigore a metà ripresa contro la Fiorentina.

Il brivido prima della gioia. Grande gioia. Il gol numero 19 del campionato di Lorenzo Insigne arriva sul campo della Fiorentina, il campo maledetto. Quello della rottura del crociato (2014), dello scudetto sfumato (2018) diventa quello della felicità. E pensare che quel rigore intercettato da Terracciano rischiava di far proseguire l'incubo. Ma Lorenzo è stato il più rapido a fiondarsi sul pallone e col mancino ha buttato in rete il pallone. Napoli in vantaggio e 19 centri in campionato: mai così tanti. Battuto il record della stagione 2016-17, un traguardo che sembrava irripetibile per il capitano del Napoli. Non male per uno che gioca a tutto campo, non solo a due passi dall'area di rigore avversaria. Con Gattuso ha ritrovato la voglia anche di correre a tutta fascia, di andare ad aiutare in difesa e soprattutto accentrarsi, andando a cercare il pallone anche nelle zone che solitamente non sono il suo habitat naturale.

Ma l'Insigne 2.0 è questo qui: nuovo di zecca, rigenerato dalla cura Gattuso che dal primo minuto della sua gestione lo ha consacrato rendendolo punto di riferimento e punto fermo nel suo sistema di gioco. Dopo la gara, poi, bellisimo siparietto tra il capitano del Napoli e Ribery. Lorenzo si è avvicinato al francese ricordandogli un episodio del passato che li aveva visti insieme. «Ti ricordi? Giocammo un'amichevole in Trentino. Abbiamo anche una foto insieme, mentre mi davi la tua maglietta. Sei un grande», si è sentito dai microfoni di Dazn a bordocampo. Ribery a quel punto ha chiesto ad un componente dello staff della Fiorentina di preparargli due maglie da scambiare con i giocatori azzurri. 

 

Ma a impreziosire la vittoria sulla Fiorentina anche l'assist per il raddoppio firmato da Zielinski con deviazione decisiva di Venuti. Un Insigne sempre più protagonista in questa squadra e in questa società che adesso dovrà pensare al piano perfetto per blindarne il futuro. Tutto ancora in discussione. Perché il contratto di Insigne scadrà nel giugno 2022, esattamente tra un anno, e al momento non c'è alcuna traccia di trattativa tra il suo agente Vincenzo Pisacane e il club azzurro. Il rischio di iniziare la prossima stagione con l'incognita legata al futuro di Insigne è un pericolo che andrebbe evitato quanto prima mettendo tutto nero su bianco. Si inizierà a pensarci tra una settimana almeno, perché adesso la testa è tutta alla qualificazione alla prossima edizione della Champions League. In mezzo anche il sogno Europeo. Perché nella Nazionale di Mancini Insigne rappresenta la stella. Il ct gli ha affidato la maglia numero 10 e gli ha consegnato le chiavi dell'attacco. L'Italia, però, verrà dopo il Napoli, tanto sempre di azzurro si parla. Il feeling con il ct è eccezionale: hanno un rapporto intensissimo. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA