Napoli, la difesa buca la partita
senza filtro a centrocampo

Napoli, la difesa buca la partita senza filtro a centrocampo
di Roberto Ventre
Lunedì 22 Novembre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 23 Novembre, 12:28
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Tre gol al passivo contro l'Inter, per la prima volta incassati dagli azzurri in un match di campionato: finora il Napoli ne aveva subiti soltanto quattro nelle precedenti 12 partite (una rete con in Genoa quando in porta c'era Meret e una con Juve, Fiorentina e Verona con in porta Ospina). Al Meazza contro i nerazzurri non ha funzionato come al solito la fase difensiva di reparto come nell'azione che poi ha portato al rigore per il fallo di mani commesso da Koulibaly sul tentativo di Lautaro Martinez e quella di squadra come nella ripartenza del terzo gol nerazzurro dello stesso attaccante argentino. In più gli errori dei singoli sulla situazione da palla inattiva sul calcio d'angolo, girato in porta di testa sul primo palo da Perisic.

Ammoniti i due centrali difensivi Koulibaly e Rrahmani nel primo tempo: giallo per il difensore senegalese per il fallo di mani commesso nell'azione del rigore sul tiro di Lautaro Martinez (poi trasformato da Calhanoglu) e per quello kosovaro in seguito ad un'entrata scorretta su Lautaro Martinez. Il peso di due gialli per i difensori centrali che devono evitare successivi interventi a rischio ammonizione ma che riescono comunque a gestire le situazioni difensive. Sulle fasce Mario Rui ha in Darmian un cliente molto scomodo in termini di spinta, poi nella ripresa il portoghese riesce a ribaltare la situazione rendendosi lui pericoloso in fase d'attacco sfiorando il 3-3 con il colpo di testa sventato con un prodigioso interevento da Handanovic con l'aiuto della traversa; sull'altro lato Di Lorenzo tampona le iniziativa di Perisic che poi a sua volta è costretto sulla difensiva dagli uno contro uno di Lozano. 

Ha funzionato meno del solito anche il filtro a centrocampo, reparto deove l'Inter è stato superiore con Barella, Brozovic e Chalanoglu rispetto alle prestazioni di Anguissa, Fabian Ruiz e Zielinski. E la linea a quattro difensiva azzurra è stata esposta in più occasioni agli uno contro uno con gli attaccanti azzurri andando in difficoltà soprattutto nei duelli con Lautaro Martinez, bravo a tenere palla con la sua fisicità e la sua qualità e a mettere più volte in difficoltà Ospina.

Contro i nerazzurri di Simone Inzaghi il Napoli ha sofferto di più in fase difensiva anche perché non è riuscito ad esprimere il consueto possesso palla, la manovra avvolgente ed efficace che si è vista solo nel quarto d'ora dell'assalto finale.

Un atteggiamento di squadra meno offensivo rispetto al solito dopo la buona partenza con il gol di Zielinski che la squadra azzurra ha pagato anche in termini di tenuta difensiva con il reparto arretrato che è stato sottoposto a maggiori difficoltà nelle chiusure. 

 

L'Inter ha il migliore attacco del campionato e contro il Napoli ha confermato la grande qualità del reparto offensivo: i nerazzurri con le tre reti messe a segno contro la formazione di Spalletti salgono a quota 32, migliore attacco del campionato. In casa i nerazzurri di reti ne hanno firmate ben 18 in 6 partite, alla media di 3 gol a gara: 4 al Genoa, 6 al Bologna, 2 all'Atalanta, uno alla Juve, 2 all'Udinese e 3 al Napoli.

Ma con 7 reti al passivo (2 in casa e 5 in trasferta) il Napoli la squadra con meno gol subiti in serie A: ora un altro esame contro la Lazio dell'ex Sarri, altra formazione temibile in fase offensiva con 25 gol. Gli azzurri di Spalletti chiamati a ritrovare subito la consueta solidità in fase difensiva dopo le difficoltà del reparto arretrato contro l'Inter di Simone Inzaghi. Ospina, ha incassato tre gol (uno su rigore) ed è stato autore di un intervento decisivo su Lautaro Martinez e di altre belle parate nel corso del match. Portiere colombiano che ha chiuso la partita restando in campo con una vistosa fasciatura alla testa, dopo il duro scontro con Dzeko. 

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