Inter-Napoli al microscopio: i duelli
dai giganti ai velocisti a San Siro

Inter-Napoli al microscopio: i duelli dai giganti ai velocisti a San Siro
di Bruno Majorano
Mercoledì 17 Novembre 2021, 06:42 - Ultimo agg. 18 Novembre, 17:36
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L’occasione per rilanciarsi, e quella per staccarsi definitivamente. Basterebbe solo questo come piatto forte per presentare le motivazioni di Inter e Napoli in vista della supersfida di domenica al Meazza. Simone Inzaghi è alle prese con la conta dei presenti, perché tra lungodegenti e acciacchi post nazionali, l’Inter dovrà fare i conti con diverse assenze di peso. Su tutte quella di De Vrij che lascerà spazio nella difesa a tre a Dimarco con Bastoni che scalerà al centro. Poi c’è il dubbio legato alle condizioni di Dzeko, con Correa che scalda i motori per partire dall’inizio in tandem con Lautaro Martinez.  Diversa la situazione in casa Napoli. Gli azzurri arrivano con 7 punti di vantaggio sull’Inter e dovranno gestire e provare ad allungare tagliando di fatto i neroazzurri fuori dalla lotta scudetto. Per l’occasione Spalletti recupera Koulibaly, che ha saltato l’ultima gara col Verona per squalifica, e spera di poter contare sui gol di Osimhen, che è a secco dal 28 ottobre contro il Bologna. In mezzo al campo fiducia a Fabian e Anguissa che se la vedranno con Barella e Brozovic. 

OSIMHEN SFIDA IL MURO SKRINIAR

Sfida tra titani al limite dell’area di rigore dell’Inter. Da una parte ci sarà Skriniar, con la ferma intenzione di tenere lontani i pericoli, dall’altra Osimhen, che intende ritrovare il gol perduto (non segna in trasferta da settembre in casa della Sampdoria). Senza De Vrij infortunato toccherà a Skriniar diventare il leader difensivo dell’Inter. Dimarco potrebbe arretrare sulla linea dei centrali e Bastoni scivolare al centro, ma tutto (o quasi) dipenderà dalle letture difensive dello slovacco. Sarà lui, infatti, a mettersi sulle tracce di Osimhen per arginarlo in prima battuta. Sarà uno scontro molto fisico, perché il nigeriano ha le qualità per bruciare sullo scatto il diretto avversario, ma nell’uno contro uno fisico potrebbe finire per avere la peggio. Sarà certamente uno dei duelli più attesi e accattivanti di tutta la sfida, anche perché proprio su questo asse potrebbe decidersi il risultato finale. Occhio anche alla fase offensiva di Skriniar, che anche quest’anno si conferma uno degli uomini più pericolosi dell’Inter nell’area di rigore avversaria (già due gol in campionato e uno in Champions). Sui corner a favore può diventare la scheggia impazzita da gestire per fisicità e capacità di prendere il tempo sui palloni aerei. 

ANGUISSA E BARELLA CHE POLMONI

Nel centrocampo di Inter e Napoli battono due cuori grandi come l’intera regione Lombardia. Barella da una parte e Anguissa dall’altra rappresentano l’ombelico del mondo di Inzaghi e di Spalletti. L’italiano viene dall’esperienza all’Europeo con Mancini che ne ha rafforzato la consapevolezza di essere un centrocampista moderno: corre, lotta, conquista palla, attacca e soprattutto la butta dentro. Con o senza Barella è un’Inter totalmente differente. Inzaghi se lo coccola fin dal primo giorno del suo mandato. E fa bene, visti i risultati in termine di prestazione e rendimento.

Contro il Napoli, però, per l’italiano sarà una bella prova di maturità, perché dall’altra parte se la dovrà vedere con Anguissa, la vera grande rivelazione di questo sfavillante inizio di stagione degli azzurri. Il camerunese si è preso il centrocampo del Napoli e lo ha portato in Paradiso. Dal punto di vista delle qualità atletiche e tecniche, vedi Barella. E come punto di forza in più, Zambo può contare su una fisicità diversa rispetto al diretto concorrente. La loro sarà una sfida di muscoli, certo, ma anche di concentrazione a attenzione: tatticamente imprescindibili, le loro giocate possono far pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra in qualunque momento.

KOULIBALY ALLE PRESE CON LAUTARO

Se al limite dell’area di rigore dell’Inter gli occhi saranno puntati sul duello Skriniar-Osimhen, dalle parti della porta di Ospina i riflettori di San Siro saranno puntati sull’accoppiamento Koulibaly-Latuaro Martinez. Sì, perché il difensore del Napoli e l’attaccante dell’Inter andranno spesso a pestarsi i piedi. Certo, l’argentino proverà a sfuggire alla marcatura del diretto avversario, ma il cliente Koulibaly non è esattamente il migliore che ogni attaccante vorrebbe trovarsi contro di domenica. La sfida si giocherà su due livelli: innanzitutto quello tecnico, visto che Lautaro e Kalidou sono entrambi dotati di qualità elevatissime. Seppur sia un difensore, infatti, il senegalese del Napoli è capace di giocate da trequartista puro, e Lautaro dovrà stare attento anche a tenerlo basso nelle eventuali uscite palla al piede. Poi c’è l’aspetto della velocità. Perché i due contentendi sono entrambi dei velocisti. KK nello scatto è uno dei più forti della serie A, mentre Lautaro fa dell’esplosività nei primi passi uno dei suoi principali punti di forza. Il centralone del Napoli dovrà stare attento negli anticipi, perché un’uscita a vuoto potrebbe spalancare l’autostrada all’attaccante argentino.

DI LORENZO E PERISIC A TUTTA FASCIA

I moduli di Inzaghi e Spalletti sono differenti. Un po’ come le filosofie di gioco. Perché Simone è un sostenitore della difesa a 3 e delle giocate ariose con i quinti di centrocampo a tutta fascia, mentre Luciano preferisce la difesa a 4 e il palleggio in fase centrale fino all’apertura del gioco con gli attaccanti esterni. Nelle dinamiche delle due squadre, però, hanno una loro rilevanza le giocate degli esterni. Nel Napoli il terzino destro è lo stakanovista Di Lorenzo, che non salta un minuto nemmeno nelle partitelle di allenamento, mentre nell’Inter c’è una rotazione più ampia. Contro il Napoli, però, dovrebbe toccare ancora una volta a Perisic il ruolo di esterno sinistro, ovvero quello che andrà a sfidare Di Lorenzo su quella corsia esterna. Sono entrambi giocatori dal passo lungo, amano andare sul fondo e cercano sempre la sovrapposizione. Si sfideranno sulla corsa, più che sullo scatto. Sanno buttarsi dentro e non hanno paura di fare gol. Di Lorenzo è fresco dall’uno-due con il Napoli (contro il Verona) e con la Nazionale (contro la Svizzera), Perisic non segna da ottobre, nel ko contro la Lazio, ma nelle ultime partite le sue prestazioni di grande sostanza sono state decisive per l’Inter di Inzaghi.

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