Inter-Napoli, delirio social: «Spalletti perde ogni morte di Papa»

La piazza si divide davanti al primo stop in campionato

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti
di Delia Paciello
Giovedì 5 Gennaio 2023, 12:05 - Ultimo agg. 16:21
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Mentre Milano festeggia come se avesse vinto lo scudetto alla sedicesima giornata di Serie A, il Napoli affronta la sua prima sconfitta in campionato: non è iniziato benissimo l’anno per gli azzurri, ma data la situazione si può dire davvero poco o nulla a Luciano Spalletti e ai suoi ragazzi. «Non si possono vincere tutte le partite, alla fine conta aver fatto almeno un punto in più degli altri, e per ora il vantaggio resta», è il pensiero più realistico che si legge sui social all’indomani di una delle gare più attese della stagione. «Neanche il Napoli di Maradona vinse con l’Inter a San Siro, eppure guadagnò lo scudetto», nota subito qualche attento tifoso a cui non era sfuggito neanche il fatto che i tricolori azzurri arrivarono dopo la vittoria dell’Argentina ai Mondiali. E allora, per chi crede nei corsi e ricorsi storici, la speranza aumenta nonostante la disfatta.

Davanti al primo stop tuttavia la piazza si divide: in città non mancano quelli particolarmente pessimisti che vedono già sfumare il sogno. I fatti però dicono che il Napoli resta primo in classifica e mantiene un vantaggio di 8 punti dai nerazzurri - al momento al quarto posto -, mentre viene inseguito dal Milan ancora a meno 5, e dalla Juve a meno 7.

Eppure per gli interisti sconfiggere l’unica squadra ancora imbattuta in Europa ha rappresentato un colpo clamoroso da festeggiare come qualcosa di grandioso e inaspettato: ed effettivamente guardando anche il bel calcio regalato dalla squadra di Spalletti, appare comprensibile la festa meneghina.

Anche se in tanti vorrebbero tirare i piedi al Napoli, ai napoletani è chiesta lucidità: perdere la prima gara al rientro dopo la pausa non deve per forza essere un segnale di crollo. Anzi riuscire a reagire bene alla débâcle può rappresentare un gran segno di maturità e di crescita. Tra l’altro prima o poi una sconfitta sarebbe dovuta arrivare, e il fatto che sia arrivata dopo ben 16 giornate è una nota più che positiva.

«Si poteva fare meglio. Non tutti i giocatori hanno dato il massimo, dovranno riprendere la condizione. Eravamo lenti e non abbiamo fatto girare la palla con qualità», ha fatto sapere il tecnico azzurro nel post gara. Un’analisi condivisa dalla maggior parte dei fantallenatori sul web che avrebbero voluto vedere un Napoli più aggressivo e combattivo. Ma c’è anche chi subito urla #SpallettiOut: «Non aspettiamo che arrivino le solite sconfitte di gennaio e ci rimontino. Esoneriamolo subito», è la rara voce dei disfattisti.

 

La furia durante la partita tuttavia ha coinvolto un po’ tutti, in tanti avrebbero voluto vedere qualcosa in più da parte degli azzurri. E invece in attacco poche flebili occasioni mal sfruttate. Eppure a guardare le statistiche sul match la situazione sembra tutt’altro che disastrosa: possesso palla di oltre il 63%, 8 tiri contro i 5 degli avversari, che però sono riusciti a chiudere con un gol grazie al tiro di testa di Dzeko; e poi ancora tanti falli e 2 parate per i padroni di casa, 0 per gli ospiti. Anche se, data la forza offensiva del Napoli, in molti si sarebbero aspettati qualcosa in più. Ma a proposito dei falli, al popolo del web non è passata inosservata la cattiva gestione dei cartellini di Sozza: «Per dargli un giallo devono aprire un campo di concentramento in mezzo al rettangolo di gioco?»; «Ragazzi stanno provando ad atterrare Kvara»; «Che vergogna, questo non è calcio», sono alcuni dei commenti. E dopo la polemica per le origini milanesi dell’arbitro, gli errori di gestione non hanno per niente aiutato la sua valutazione da parte degli appassionati di calcio. «Ci sarebbe voluto almeno un po’ di buon senso per le designazioni arbitrali dopo tutti gli scandali che arrivano sulla Serie A», si legge infatti sul web. «Se avessero giocato con i cartellini gialli che meritavano, probabilmente la gara non sarebbe finita così», recriminano in molti.

 

Tutto sommato il risultato non è apparso così ingiusto: la voglia di vincere della squadra di Inzaghi forse è stata maggiore e il Napoli ha abituato gli spettatori a godere di spettacoli migliori. Troppe indecisioni in fase difensiva, Rrahmani rientrato in campo dopo la lunga assenza non ha dato la sicurezza di un tempo. Anche Zielinski poco incisivo, Anguissa è invece apparso molle e sovrastato tecnicamente da un Mkhitaryan versione vintage. Mentre in attacco nessuno ha brillato. Osimhen per nulla pericoloso, Kvara è sembrato un pulcino indifeso bloccato dalla fisicità degli avversari, alla sua prima insufficienza stagionale. Ma questa era la prova alla ripresa dopo una lunga pausa, e si spera di tornare in carreggiata. Anche se i più pessimisti sono già pronti a disperarsi: «Sarà difficile mantenere il ritmo, Luciano fa sempre così con le sue squadre», è lo sfogo.

Eppure la situazione resta più che favorevole, basta solo non lasciarsi condizionare da questo primo stop: la stagione è ancora lunga, e se molti parlano di lotta scudetto riaperta dopo questa gara, toccherà al Napoli rispondere già dalla prossima domenica. Forse la Befana porterà un po’ di carbone agli azzurri, ma contro la Samp i tifosi si aspettano di ritrovare la squadra che ha regalato enormi emozioni in questo avvio di campionato. Incassato l’1 a 0, ora si riparte. E c’è chi non perde l’ironia: «È morto Ratzinger, il Napoli può comunque dire di perdere ogni morte di Papa».

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