Juric e la malanotte del 23 maggio:
«Ma fu una partita come tante altre»

Juric e la malanotte del 23 maggio: «Ma fu una partita come tante altre»
di Bruno Majorano
Domenica 17 Ottobre 2021, 08:00 - Ultimo agg. 21:08
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Il giorno 23 maggio è oramai già cerchiato in rosso sul calendario dei napoletani. Per molti, infatti, è una data paragonabile alla notte di Halloween. Il 23 maggio del 2021, infatti, si è trasformato in un vero incubo per tutti i tifosi azzurri, perché proprio quella sera il Napoli vide passare a tutta velocità il treno che conduceva alla Champions League, senza però riuscire a salirci. Ostacolo insuperabile quella sera, il Verona allenato (all'epoca) da Ivan Juric che con ordine e organizzazione strappò un pareggio - 1-1 - decisivo per l'addio ai sogni di gloria degli azzurri. A distanza di pochi mesi, però, l'allenatore ritorna al Maradona, ma su un'altra panchina, quella del Torino. 

Insomma, non sarà una partita come le altre per Juric che certamente sarà accolto in maniera tutt'altro che affettuosamente da parte del pubblico napoletano, che non ha dimenticato l'1-1 di Napoli-Verona di quel 23 maggio. «Non so cosa rispondere ai tifosi napoletani», ha precisato ieri in conferenza stampa l'allenatore del Torino giustamente punzecchiato sull'argomento. «Ne abbiamo già parlato l'ultima volta. Il mio pensiero è quello di dare sempre il massimo, lo avevo già detto. È stata una partita come tutte le altre, come avevo preparato la Juve due settimane fa. Ognuno reagisce come vuole, l'importante è che la squadra faccia bene», insomma: idee chiare e nessun pensiero al passato, che non ha nulla a che fare con il presente, né tanto meno con il futuro di questo Torino. Con Juric in panchina, infatti, i granata hanno cambiato marcia rispetto allo scorso anno quando riuscirono a strappare una salvezza sofferta solo nel finale di stagione. Di sicuro, però, stasera non sarà una partita come le altre per Juric. 

Pubblico sugli spalti, certo, ma squadra in campo, e dall'altra parte ci sarà un Napoli a punteggio pieno. «Già dal campionato scorso hanno alzato il livello, con Spalletti hanno sempre vinto. Hanno un equilibrio fantastico, se li attacchi alti sono velocissimi e se ti abbassi ti colpiscono con il palleggio. Serve una partita al top, speriamo vada bene», anche qui le idee di Juric sembrano molto chiare, anzi chiarissime. Anche se qualche rimpianto c'è, soprattutto per quel che riguarda la condizione di alcuni giocatori che proprio oggi al Maradona potrebbero non essere al top. «Mi dispiace per le assenze, questa squadra ha bisogno di lavorare e conoscerci, così è diventata difficile per l'allenatore. Bisogna pensare in futuro come organizzarsi, in questo periodo lavori poco sul concreto e per noi, che vogliamo cambiare rispetto al passato, è stato complicato. Io voglio alzare il livello nei particolari, ma così lavorare non è semplice. Giochi tanto e ti alleni poco, nelle due settimane di pausa praticamente non hai la squadra al completo. Il Napoli ha affrontato squadre che li aspettavano bassi e hanno preso quattro gol, chi li ha affrontati a viso aperto anche ha subito. Spalletti è il top assoluto, riesce a sfruttare al meglio tutte le potenzialità della sua squadra.

Ci sono tante difficoltà diverse in questa gara, loro riescono sempre a trovare il modo per fare gol. Serve fare tutto bene». Le scelte saranno quasi obbligate, perché in avanti ci sono Sanabria (rientrato ieri dalla trasferta con la nazionale del Paraguay), Zaza e Belotti (nessuno dei due è al top di condizione) per una maglia e potrebbero fare una staffetta con il sudamericano favorito per il posto da titolare. 

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