Juve-Napoli, Mertens è impreciso
e Fabian va a corrente alternata

Juve-Napoli, Mertens è impreciso e Fabian va a corrente alternata
di Pino Taormina
Mercoledì 7 Aprile 2021, 23:32 - Ultimo agg. 8 Aprile, 19:16
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Un rigore negato che grida vendetta. Ma non basta a spiegare la sconfitta che arriva perché gli uomini che devono fare la differenza come Mertens e Lozano timbrano a mala pena il cartellino. In gare del genere non basta mai. Demme e Fabian sono gracili e tenerelli quando c’è da fare filtro, poi ovvio che il registro cambia quando il pallone ce lo avevano gli azzurri. Dietro Rrahmani non è impeccabile e anche Hysaj si fa sballottare da Chiesa in occasione del primo gol. Serviva maggiore maturità e meno ardore in certi momenti della partita che non è mai parsa perduta. Se in questo stadio negli ultimi 10 anni il Napoli ha vinto solo una volta (con Sarri) un motivo ci sarà. 

 

6 MERET
Pure stavolta due tiri che sono praticamente imprendibili. Come con il Crotone, insomma. Nulla da rimproverargli neppure nella posizione. Incolpevole sul gol di Ronaldo, poi qualche buon intervento, non sbaglia in fase di rinvio e inizio azione. Dybala accarezza il palo, difficile trovargli delle colpe. 

6 DI LORENZO
Ronaldo si avvita nella sua zona e crea molti problemi, dopo un avvio promettente in sovrapposizione, il timore prende il sopravvento. Dovendo badare alla cose essenziali in fase difensiva, si vede meno in attacco, dovendo anche gestire. Ha una buona occasione per pareggiare, poi Alex Sandro lo gestisce bene quando si spinge. 

5 RRAHMANI
Salva il Napoli al 9’: si stende in perfetto stile per impattare il tiro di Chiesa diretto sotto la traversa. Tre minuti, solo tre e cambia tutto: lascia più di due metri a Ronaldo che deve solo depositare alle spalle di Meret. Bene su Morata ma pasticcia su Ronaldo quando Cr7 lo sfida a campo aperto. Quasi sempre spacciato. 

6 KOULIBALY
Non ha colpe sul primo gol, molto ordinato, in particolare su Morata. Si prende un giallo su Bentancur quasi a voler scuotere i compagni dopo un momento di stordimento dopo il gol di Ronaldo. Mostra personalità e temperamento, in ogni caso e quando c’è lui in campo la differenza si vede. Col Napoli sbilanciato, va poco in attacco. 

5 HYSAJ
Gioca a sinistra, Pirlo gli sposta Chiesa da quel lato (invertendo gli esterni con Cuadrado) e il nazionale azzurro lascia lui e Insigne sul posto in occasione del vantaggio bianconero, dimostrando tutta la difficoltà nell’uno contro uno da parte dell’albanese. Poi sbaglia poco altro. 

6 FABIAN RUIZ 
Ci mette poca personalità, anzi pochissima all’inizio. Poco filtro in fase di interdizione, schermato molto bene da Bentancur e Rabiot in fase di possesso. Primo tempo che costringe spesso Insigne ad accentrarsi. Meglio quando il Napoli spinge nella ripresa e deve pensare solo alla fase offensiva. 

5,5 DEMME
Ci mette l’anima, ma si percepisce che la condizione è ancora deficitaria. Troppi corridoi lasciati liberi dal tedesco, troppa libertà per la Juventus e per i suoi centrocampisti. È lento anche nei recuperi oltre che nel far ripartire la squadra.

Non al meglio insomma, ma tatticamente prezioso. 

5 LOZANO
Si presenta con una sgasata travolgente che lascia sul posto Alex Sandro e mette un pallone di platino per Zielinski sprecato dal polacco. È una falsa partenza, come ad una gara dei cento metri: Alex Sandro, con Cuadrado o Chiesa, trova la museruola che sterilizza le folate del messicano.

6,5 ZIELINSKI
Grande chance dopo pochi istanti. Gattuso gli chiede di essere a tratti anche il centravanti tattico del Napoli, alternandosi con Mertens nel compito di cucire il gioco per vie centrali. Nel finale di frazione Alex Sandro lo sgambetta in area: rigore netto. Poi cambia ruolo in maniera vorticosa, fa sempre del suo meglio.

6,5 INSIGNE
Moto basculante dall’esterno ad accentrarsi, galleggiando tra Cuadrado e Danilo. Tocca tanti palloni, anche un paio di passaggi chiave, ma i suoi palloni non sono premiati dalla precisione dei compagni. Il migliore del Napoli anche nel secondo tempo quando guida l’assalto tutto cuore. E trasforma il rigore nel finale. 

5 MERTENS
Soffre con pochissimi palloni giocati, cerca di abbassarsi per giocare più palloni ed evitare di finire nella morsa di De Ligt e Chiellini. Operazione che riesce solo in parte, anche perché (strano a dirlo) manca precisione nel tocco. Non cresce con Osimhen al suo fianco e non trova mai lo spunto che fa la differenza.

5,5 POLITANO
Entra dopo 8 minuti della ripresa quando Gattuso stravolge tutto, arretra Zielinski e punta sulla sua ispirazione. Chiesa piomba su di lui e sono scintille. A un certo punto rischia grosso perché reagisce con veemenza proprio sotto lo sguardo del quarto uomo. Un po’ confusionario, non si libera mai per la conclusione. 

6,5 OSIMHEN
Fa spesso la prima cosa bene e la seconda sbagliata ma Chiellini non è avversario semplice nell’uno contro uno. Però è scatenato, meglio di Mertens. Battaglia con ardore anche perché pure De Ligt spesso ha il sopravvento. Combattivo, ci mette passione e orgoglio e non si arrende. Conquista il rigore per il fallo di Chiellini. 

6 MARIO RUI
Ci si affida al suo buon sinistro su punizione per poter riaprire la partita, ma il pallone sbatte sulla barriera. Dal suo lato non scende più nessuno perché da un certo momento in poi la Juventus si è rintanata, lui ha spazio per spingersi avanti ma non ha mai lo spunto che fa la differenza. Ma meglio lui di Hysaj. 

6 ELMAS
Il duello là nel mezzo con Arthur. Spesso è il quinto difensore, il primo che torna indietro a dare una mano quando la Juventus riparte a mille con corridoi spesso troppo liberi, anche perché pesa l’assenza di Demme. Deve fare legna e la fa con attenzione e senza fare pasticci. 

6 GATTUSO
Forse con troppo anticipo rinuncia all’equilibrio che garantisce uno come Demme anche quando non è in giornata di grazia, ma vuole una squadra che mostri coraggio al cospetto della Juventus, che provi a ribaltarla e non solo ad agguantarla. Meglio i cambi dei titolari. Pirlo è messo in un angolo dal forcing, poi ovvio che l’altro rovescio della medaglia sono le ripartenze che poi offri ai bianconeri. 

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