Juve-Napoli, il ricorso in Appello
è depositato: «Vogliamo giustizia»

Juve-Napoli, il ricorso in Appello è depositato: «Vogliamo giustizia»
di Pino Taormina
Martedì 27 Ottobre 2020, 08:41
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Piero Sandulli, docente universitario, romano ma di origini salernitane, che in gioventù correva i 100 metri con Pietro Mennea al tempo di 1008 stavolta non andrà così veloce. In queste ore il Napoli ha presentato il ricorso con un memoriale difensivo modificato rispetto a quello che è stato respinto dal giudice sportivo alla Corte sportiva d'appello. E quindi da questo momento in poi, ogni giorno è quello giusto per fissare l'udienza in Camera di Consiglio. Per prima cosa, Piero Sandulli, è intenzionato a far giudicare alla I sezione il ricorso del Napoli, ovvero quello che è presieduto da lui. Nessuno ha richiesto al presidente Sandulli di astenersi. E pur se avrà tempo fino a pochi giorni prima dell'udienza per costituirsi in giudizio, la Juventus non pare avere alcuna intenzione di farlo. È la posizione del club bianconero, questa, fin dal primo momento: il ricorso è una questione tra il Napoli e la giustizia sportiva.

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IL MEMORIALE
Non ci saranno richieste di testimoni. In un primo momento sembrava fosse opportuno far presentare davanti ai giudici qualcuno dei tesserati azzurri che potesse raccontare i colpi di scena di quel pomeriggio a Castel Volturno. Ma De Laurentiis, visto gli atti che sta disponendo in prima persona, vi ha rinunciato. Da questo momento in poi, entro una ventina di giorni, ci sarà la fissazione dell'udienza. Secondo alcune voci di corridoio, potrebbe essere già la prossima settimana, tra il 4 e il 5 novembre. Ma lascia perplessi il fatto che non si sia ancora discusso l'Appello di Verona-Roma, la gara persa a tavolino dai giallorossi per la presenza di Diawara nella lista sbagliata. Comunque, entro il 15 novembre ci sarà l'udienza. In ogni caso, nell'ambiente azzurro cresce l'ottimismo legato a un aspetto: se la Juventus non dovesse riproporre la questione dell'inammissibilità sollevata dal giudice Mastrandrea «sarà come calciare un rigore a porta vuota e senza portiere», è la sintesi perfetta della situazione che fa Eduardo Chiacchio, tra i più importanti esperti di diritto sportivo in Italia.

Sarà proprio così semplice?


LA DIFESA
In ogni caso, dopo aver preso visione a partire da martedì scorso delle carte del giudice sportivo, ovvero gli atti del procedimento di primo grado, il Napoli ha presentato la sua richiesta di cancellazione del 3-0 a tavolino e del punto di penalizzazione ricevuto. Gattuso vorrebbe in fretta rivedere in classifica quel punto che è stato tolto e vorrebbe anche poter giocare quella gara con la Juventus. Ma intanto, siamo ancora alle carte bollate: nel ricorso, c'è la ricostruzione degli scambi di mail fatti dallo staff sanitario del Napoli, la Asl e poi la Regione Campania. Con i chiarimenti ottenuti dai vari responsabili sul tipo di comportamento da tenere. Il consulente del club azzurro, Grassani, dopo la sconfitta davanti al giudice sportivo, deve cercare di ribaltare il verdetto. L'udienza sarà quasi sicuramente solo documentale. Vero che in passato il club azzurro ha richiesto la presenza di un tesserato come nel caso della squalifica di Higuain e quella di Ancelotti (che si presentò davanti ai giudici poche ore prima della gara all'Olimpico del Napoli con la Roma) ma questa volta basterà il carteggio con la Asl Napoli 2 Nord che fin dal primo istante, con la richiesta dell'isolamento per i contatti stretti di fatto impediva ai tesserati azzurri di potersi spostare da Napoli. Non dovrebbe avere alcuna valenza, in sede di Appello, uno degli elementi chiave secondo Mastrandrea: ovvero che il Napoli avrebbe disdetto l'aereo fin dal sabato. Il club azzurro sarà in grado di dimostrare non solo che l'atto arrivato nel pomeriggio di domenica era solo esplicativo di un provvedimento già operativo dal giorno prima, ma che in ogni caso la società era in grado di allestire un volo per Torino in poco tempo.

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