Juventus-Napoli, le reazioni social:
«Ma la vendetta sarà tremenda»

Juventus-Napoli, le reazioni social: «Ma la vendetta sarà tremenda»
di Delia Paciello
Mercoledì 23 Dicembre 2020, 07:58 - Ultimo agg. 09:00
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Il giorno del ricorso, della sentenza ribaltata, è stato anche quello dello sfogo social: napoletani Vs juventini pronti a darsele di santa ragione a suon di tweet e commenti.

Gli azzurri sorridono, i bianconeri si dimenano, le diatribe avanzano. «Finalmente giustizia è stata fatta»; «Le partite si vincono in campo, non a tavolino col favore del palazzo»; «Sono orgoglioso di tifare per una squadra che non usa mezzucci e cose oscure. Forza Napoli!»; «Grande presidente, la prossima volta dovresti lucidare il tuo scroto prima di appoggiarlo in testa alla Lega», questi e tanti altri i commenti dei tifosi del Napoli che danno voce al loro entusiasmo, sentendosi riscattati attraverso la legge da un’ingiustizia che i poteri forti del calcio e l’economia che gira intorno hanno provato a portare avanti. «Era chiaro che il Coni non potesse permettere ciò che la Figc aveva approvato per i propri interessi. Il Napoli aveva rispettato la legge, il protocollo Serie A avrebbe preferito che il club azzurro la violasse per permettere il regolare svolgimento del campionato, per paura che anche altre squadre non giocassero. Sempre questioni di soldi», si legge fra i commenti sotto il tweet ufficiale della società.

 

I tifosi juventini si scatenano anche lì con i soliti luoghi comuni e offese a dir poco vergognose nei confronti di un intero popolo ricco di storia e di cultura. «Voi che parlate di regole, se tutto il mondo sa che siete delinquenti», «Napoli è camorra, e volete far valere le leggi a modo vostro»; «Il presidente si è presentato in conferenza positivo al covid, ora voleva salvaguardare la salute altrui»; «Napoli notoriamente città della legalità»; «Falliti imbroglioni», sono solo alcune delle vergognose accuse campate in aria degli avversari. Insomma niente sportività anche nell’accettazione di un giudizio del Collegio di Garanzia dello sport. E c’è qualcuno che tira in ballo un audio fra Lorenzo Insigne e il responsabile della comunicazione del club, Nicola Lombardo, circolato nelle ultime ore riguardante un fuori onda prima della conferenza di presentazione del calendario del Napoli. L’audio inizia con un rimprovero al capitano, e finisce con un’iniziativa suggerita dal dirigente a un giornalista napoletano esplosa con l’hashtag #controlliamoMassa: un modo per chiedere giustizia, vedere se l’arbitro usi le stesse misure con tutte le squadre. Nulla di particolarmente grave, insomma. Anzi. «L’unica cosa da criticare, al massimo, può essere che i giornalisti come sempre vengono indirizzati dalla società.

Ma sono loro che scelgono di farlo sperando in favoritismi», commenta un tifoso, rispondendo con chiarezza ai tentativi di creare caos mediatico su un episodio poco rilevante ai fini legali. Non come altre situazioni che hanno interessato la Juventus.

E proprio per questo sono tanti i napoletani pronti a rispondere nei lunghi dibattiti social: «Juventini rosiconi che danno lezioni di regolamento: calciopoli, doping, calcio scommesse, partite truccate, biglietti venduti alla ‘ndrangeta, esami truccati, passaporti falsi, bilanci falsi, plusvalenze fittizie, radiazioni e patteggiamenti. Chi vi ricorda?», «A proposito di lealtà, il Governo chiarisce che se siete della Juventus l’arbitro è da considerare congiunto»; «La Ssc Napoli è stata persino accusata di trame opportunistiche e antisportive nella scorsa sentenza, dovrebbe chiedere i danni d’immagine. Poi finalmente la giustizia in qualche modo è arrivata, non è sano che il potere degli Agnelli arrivi a questi livelli in Figc, era una sentenza vergognosa».

Il caso Juve-Napoli terrà sicuramente banco ancora per giorni e le chiacchiere continueranno, ma sarà il campo a decidere, come è giusto che sia nel calcio. E proprio mentre i bianconeri minacciano di infliggere lì una dura sconfitta, arriva allo Juventus Stadium il pesante Ko contro la Fiorentina: uno 0-3 sul rettangolo verde messo a segno da Vlahovic, Alex Sandro e Caceres. Un doppio colpo dunque per i bianconeri nel giorno in cui la classifica piange con i tre punti assegnati a tavolino venuti ora meno e quel punto di penalizzazione restituito agli azzurri. E i napoletani continuano a sorridere: «Intanto abbiamo recuperato un punto sudato e legittimo, ora possiamo giocarcela equamente, arbitro permettendo. Anche se giocare a ottobre sarebbe stato meglio, visto lo stato in cui erano Pirlo e i suoi»; «Probabilmente la vittoria verrà comunque assegnata alla Juventus, ma in campo come tutte le altre volte». 

E mentre scorre qualche titolo del tipo «Juve-Napoli si rigioca», prontamente i tifosi azzurri chiariscono: «Casomai si gioca, per la prima volta». Intanto tutta la squadra di Gattuso festeggia la possibilità di giocare a calcio senza il tavolino di mezzo. In ogni caso, che vinca il migliore.

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