Juventus-Napoli è Pirlo vs Gattuso:
«Come Bud Spencer e Terence Hill»

Juventus-Napoli è Pirlo vs Gattuso: «Come Bud Spencer e Terence Hill»
di Bruno Majorano
Martedì 6 Aprile 2021, 16:28 - Ultimo agg. 7 Aprile, 09:58
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Pirlo contro Gattuso. Ma anche Pirlo e Gattuso, perché prima di essere i due protagonisti in panchina della sfida di stasera, Andrea e Rino sono soprattutto amici e sono stati compagni di squadra, nel Milan così come in Nazionale. Quegli anni, infatti, non si possono certo cancellare.

Si conoscono praticamente da sempre, ovvero fin dai primi raduni con le nazionali giovanili. Dall’Under 15 al Mondiale di Berlino, quello che per entrambi rappresenta il punto più alto della carriera da calciatore. Sempre accanto, l’uomo al fianco dell’altro, anche grazie a qualità tecniche e fisiche che li hanno resi perfettamente complementari. «Io come lui? Non scherziamo… quando lo vedevo giocare mi dicevo sempre: Rino, cambia mestiere, è meglio. Si vedeva che aveva numeri impressionanti: già a 15-16 anni faceva cose a noi proibite», ha più volte raccontato Gattuso, che poi negli anni è diventato anche la vittima sacrificale preferita dell’amico Pirlo. La lista degli scherzi architettati dall’ex regista della Juventus è lunghissima. Una volta, stando alla sua biografia «Penso quindi gioco», si presentò in piena notte con un estintore davanti alla camera di Gattuso e, appena aprì con ancora la papalina in testa, lo riempì di schiuma. Ne nacque una specie di caccia alla volpe nei corridoi dell’hotel, conclusa con una serie di schiaffi: De Rossi, che era andato a far da spalla a Pirlo, era riuscito a barricarsi in camera e da dietro la porta se la rideva. «Questi rumori li ho già sentiti in un film». E Gattuso conferma. «Appunto, gli ho dato più cinquine io che Bud Spencer a Terence Hill». Senza dimenticare le bravate in Nazionale, come quando Gattuso venne sorteggiato per un controllo antidoping e non la prese benissimo, mentre il compagno Andrea Pirlo – come ricorderà nella sua biografia – lo irrideva con un «pss...

pss...» davanti alle reticenze di Ringhio nel prestarsi alla provetta. 

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Anche dopo aver smesso di giocare e di vivere nello stesso spogliatoio, non si sono mai persi di vista. Proprio durante il primo lockdown di marzo, Pirlo (all’epoca ancora senza panchina), aveva raccontato durante una diretta su Instagram una delle sue ultime videochiamate con Gattuso. «Ho sentito Rino: era con la tuta del Napoli. E gli ho detto: “Guarda che l’han sospesa la Coppa... Ancora era convinto di andare a Barcellona a giocare la Champions League». E proprio dopo la quella gara con il Barcellona, che poi si è giocata ad agosto, chiesero a Gattuso di Pirlo, da poco nominato nuovo allenatore della Juventus. «Andrea allenerà la Juve? Posso dirlo? Mo’ son ca... suoi».

I due si conoscono come fratelli, non solo per gli scherzi, certo. Ma anche per i tantissimi successi e i titoli conquistati insieme. Dieci stagioni al Milan condite da una Coppa Italia, una Supercoppa italiana, due scudetti, due Champions, due supercoppe europee e un mondiale per club. Non sono mancate, ovviamente, le delusioni come l’indimenticabile notte di Istanbul contro il Liverpool. E poi il Mondiale, quello del 2006 in Germania dove Pirlo e Gattuso rappresentarono il fulcro del centrocampo di Lippi. Stasera si ritroveranno da avversari.

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