Napoli, assalto alla Juventus:
a Torino dentro Demme e Lozano

Napoli, assalto alla Juventus: a Torino dentro Demme e Lozano
di Pino Taormina
Domenica 4 Aprile 2021, 09:00 - Ultimo agg. 16:52
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Si fa fatica a credere che Gattuso possa non essere l'architetto giusto di un progetto di lungo respiro. Perché davvero l'uomo e l'allenatore meritano di continuare a sedere sulla panchina del Napoli, anche per il modo con cui i due (l'uomo e l'allenatore) sono usciti dalla serie infernale degli infortuni a catena. In realtà, il primo che fa fatica a crederlo è proprio Gattuso, convinto a lungo (ma non adesso) di restare qui per continuare il lavoro iniziato a dicembre del 2019. Ma è acqua passata, perché nonostante i 19 punti conquistati nelle ultime 7 gare, qui non si sente più a suo agio. Peccato. Il Napoli è quarto, alla pari della Juve. La rimonta è riuscita, mercoledì è quasi uno spareggio. E lui lo aveva detto a tutti, già dopo il ko con l'Atalanta a Bergamo e non certo perché si sente un discepolo di Nostradamus: senza tutti questi infortunati contemporaneamente, possiamo tornare a volta. Arriva alla supersfida con la Juventus con la mano sulla spalla di De Laurentiis che prima del match con il Crotone fa la sua apparizione nell'hotel del ritiro azzurro per il suo rituale saluto a tecnico e squadra. Poi si riaffaccia nello spogliatoio pochi istanti prima del riscaldamento e rapidamente subito dopo il 90’, per un salomonico bravi tutti dopo aver visto la partita per conto suo, in gran parte nel piccolo ufficio che ha all'interno dello stadio. Un rito che porta fortuna, crede De Laurentiis. Così come il silenzio stampa che durerà, inspiegabilmente, fino alla fine della stagione. Una scelta davvero senza senso. Infelice. Scaramanzia o no. Che Gattuso, ovviamente, non gradisce. Ma poco ci può fare. Rino, ovvio, che non è felice alla fine di una gara dove ha visto il suo Napoli traballare troppe volte. Al rinnovo non pensa più. Ma sa che De Laurentiis potrebbe prima o poi fare una ulteriore inversione di marcia. Ascolta gli altri parlare del futuro, come Simone Inzaghi che si dice sicuro che non ci saranno problemi a restare alla Lazio. Ma in pochi ci credono. Lui, Ringhio, non voleva un contratto a febbraio, nonostante un accordo che, come si sa, era formalizzato da tempo: voleva una società che lo aiutasse con energia a fronteggiare un momento delicato legato ai tanti assenti per infortuni.

Convinto che se la stagione si fosse inabissata, avrebbe trascinato giù tutti. Società compresa. Mica solo lui. Capace di uscire da solo, con il ds Giuntoli, dal momento nero.

 

Va via dallo stadio quasi per ultimo, custodi della Napoli Servizi a parte. Perché ha atteso che i vari Petagna, Hysaj, Lobotka terminassero il mini-allenamento sul terreno di gioco che Gattuso ha fatto svolgere. Li vuole pronti per la gara con la Juventus. Su cui da oggi inizierà a pensare nonostante abbia concesso un giorno di riposo per far trascorrere la Pasqua in famiglia. Ma certamente non per lui, per Gigi Riccio e il resto del suo staff. Gattuso arriva a casa in tempo per vedere il gol di Cristiano Ronaldo e i minuti finali del derby con il Torino, ma la partita l'ha registrata e la rivede con calma. Dopo aver rivisto la sua. Oggi ha deciso di lasciare tutti liberi, anche se il match con la Juventus bussa alla porta. Immaginare cosa abbia in mente è complicato, ma alcune indicazioni sono sicuramente legate alla formazione scesa in campo con il Crotone: ha risparmiato, perché i rispettivi ct hanno badato solo ai propri interessi, sia Lozano che Zielinski. E il recupero di Demme prosegue a gonfie vele. Così come quello di Ospina che pare non avere più dolore. Il dilemma vero riguarda in attacco: chi tra Osimhen e Mertens giocherà dall'inizio? Perché sarà staffetta a Torino, c'è poco da fare. I due assieme sono soluzione di emergenza, perché è Zielinski l'uomo giusto per il 4-2-3-1 di Gattuso. E allora, con la Juventus toccherà a Mertens. Con il nigeriano che entrerà durante la partita, a seconda delle esigenze. Insomma, un po' di turnover è annunciato. E occhio anche a Hysaj, che potrebbe giocare a sinistra al posto di Mario Rui. 

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