Juve-Napoli è Chiesa vs Insigne:
l'allievo sfida il maestro in nazionale

Juve-Napoli è Chiesa vs Insigne: l'allievo sfida il maestro in nazionale
di Bruno Majorano
Mercoledì 7 Aprile 2021, 08:00 - Ultimo agg. 18:49
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Il 15 gennaio 2014, mentre Lorenzo Insigne segnava il suo primo gol con la maglia del Napoli, in coppa Italia contro l'Atalanta, Federico Chiesa probabilmente era alle prese con i compiti a casa. Ripetizioni di matematica, oppure storia: tutto da svolgere in tempo tra un allenamento l'altro con la Primavera della Fiorentina. La qualità, però, si è vista fin da subito. Motivo per il quale la Viola l'ha portato in prima squadra dopo appena un paio di anni. Nel 2016 l'esordio, fino poi a diventare un punto fisso. In estate l'approdo alla Juventus, come pezzo pregiato del mercato in vista della nuova stagione con Pirlo in panchina. 

Insigne e Chiesa hanno avuto percorsi diversi. Lorenzo ha dovuto girare e farsi le ossa in serie C e in serie B prima di conquistarsi un posto fisso nel Napoli, mentre Federico, dopo un breve periodo di apprendistato nel settore giovanile, è diventato presto punto fermo della Fiorentina. Poi il grande bivio: la chiamata da parte della Juventus, alla quale Chiesa non ha saputo resistere. Valigia pronta e destinazione Torino dove, partita dopo partita, si è imposto nell'undici di Pirlo. I numeri, d'altra parte, parlano chiaro. 8 gol e 8 assist nelle 26 apparizioni in campionato. Ancor più di Ronaldo è forse il giocatore più in forma dei bianconeri, quello che sposta gli equilibri tra cambi di gioco, cambi di passo e cambi di direzione. Difficile che non lasci il segno. Pirlo lo usa un po' ovunque: in attacco, a centrocampo, a destra e a sinistra. Una sorta di jolly offensivo buono per tutte le occasioni. Leader in campo, proprio come Insigne che nell'ultimo periodo si è caricato il Napoli sulle spalle e sta facendo da capitano vero. Ha segnato 14 gol e servito 5 assist in campionato, diventando il giocatore più decisivo tra gli azzurri. Gran bella notizia per Gattuso che infatti gli ha consegnato le chiavi dell'attacco affidandosi in toto alle sue giocate. Inutile girarci attorno: Insigne e Chiesa rappresentano il meglio che in questo momento possa offrire il calcio italiano.

Lo sa bene anche Roberto Mancini che infatti in Nazionale li considera intoccabili. Lorenzo è la stella, il numero 10 che ha il compito di accendere il tridente, mentre Federico agisce leggermente nell'ombra, quando magari è proprio Insigne ad aver bisogno di un pizzico di riposo. 

Coverciano, quindi, è diventata la bottega nella quale il giovane Federico (23 anni) prova a rubare l'arte al più esperto Lorenzo (29) con l'obiettivo, un giorno, di provare anche a superare le gesta del maestro. Al netto della rivalità tra Napoli e Juventus di questa sera, i due si stimano e hanno un rapporto di grande rispetto l'uno per l'altro. Perché Insigne sa riconoscere il talento, anche dei più giovani e in Chiesa ha visto un potenziale altissimo. Dal canto suo, invece, Federico gli sta dietro, lo osserva. Hanno caratteristiche leggermente diverse, ma seppur non sia il suo marchio di fabbrica, anche Chiesa ama accentrarsi e provare a calciare a giro. Poi hanno modalità diverse di attaccare l'area di rigore, meno imprevedibile Federico, più attaccante Lorenzo. Stasera non risulta difficile immaginare che il guizzo decisivo possa arrivare dai piedi fatati di uno dei due. Perché la classe di cui sono dotati è infinita. Rivali oggi per poi farsi da spalla a giugno, quando all'Europeo saranno chiamati a remare entrambi nella stessa direzione: Londra, e più precisamente Wembley dove è prevista la finale. In Nazionale non hanno un rapporto felicissimo con il gol (7 Lorenzo in 40 presenze, 1 Federico in 24), ma entrambi si divertono da morire nel mettere in condizione gli altri di buttarla dentro in disinvoltura. Difficile che oggi possano incrociarsi, giocando sulla stessa corsia (quella di sinistra) non si sfideranno nell'uno contro uno. Come detto, Chiesa agirà in posizione più arretrata (nel centrocampo a quattro bianconero), mentre Insigne occuperà il suo solito posto di esterno del tridente del Napoli. Si studieranno a distanza, con la consapevolezza che ognuno dei due potrebbe trovare la giocata decisiva per conquistare i tre punti. 

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