Khvicha Kvaratskhelia si racconta ai microfoni di Diario As in Spagna il giorno di Napoli-Real Madrid. Una partita speciale per tutti: per la città che l'ha adottato, per la squadra che trascina ma anche per lui, giovane campione venuto su con il mito dei blancos.
«Sono cresciuto guardando il Real Madrid in tv, ora lo affronterò in campo. È impossibile non essere felici. Guti e Cristiano Ronaldo sono stati due idoli per me. Quando Guti mi ha regalato la sua maglia è stato un sogno. Avremo rispetto del nostro avversario, ma non abbiamo paura di nessuno. Siamo campioni d’Italia, faremo di tutto per vincere».
Napoli resta il suo mondo, per ora. «Sento l’amore della città ogni volta che esco di casa. Ti fa stare bene. Senza questa città non avremmo vinto lo scorso anno. La festa è stata lunga, ma quanto visto dopo la vittoria a Torino con la Juventus è stato unico» ha spiegato il georgiano «Pallone d’oro? Arrivare da un Paese così piccolo lo fa sembrare incredibile. Ma i sacrifici sono sempre premiati. Sogno di vincerlo, un giorno. Ma secondo me andrà a Messi quest’anno. Un altro sogno? Vincere la Champions e portare la Georgia a un Europeo o a un Mondiale».
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