Kvaratskhelia, un tempo per ripartire: così Khvicha si riprende il Napoli

Manca l'appuntamento col gol ma funziona l'intesa con Raspadori

Khvicha Kvaratskhelia
Khvicha Kvaratskhelia
di Gennaro Arpaia
Giovedì 8 Dicembre 2022, 09:00 - Ultimo agg. 9 Dicembre, 07:33
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Corre, scatta, martella. Si aggiusta il ciuffo e poi riparte. Ma il campo potrebbe vederlo anche a occhi chiusi. È tornato sul terreno di gioco come l'ultima volta, Khvicha Kvaratskhelia, anche se Liverpool e Antalyaspor hanno ben poco in comune. Il georgiano si era fermato nel primo giorno di novembre a Anfield in Champions League e per la prima volta rivede il terreno di gioco in Turchia: è un'amichevole, di quelle che stanno accompagnando i tifosi durante il Mondiale, però lui sembra non saperlo. Forse non vuole. Gli era mancato troppo il campo per tirare dietro la gamba. Perché quel mal di schiena che gli ha rovinato il finale del 2022 in azzurro ora è già un vecchio ricordo.

È questione di intesa, di ingranaggi da riattivare.

Perché quando in campo non ci vai da oltre un mese devi ritrovare le certezze. Quelle di Kvara sembrano non essere cambiate: il primo feeling è quello con il compagno Osimhen e la coppia è ancora capace di grandi fiammate, anche se la condizione fisica è tutta da ritrovare anche per il nigeriano. Sorprende, invece, quello con Raspadori, che Spalletti ieri sera ha schierato inizialmente alle sue spalle vista l'assenza di Zielinski: i due si cercano, si trovano e si danno il cinque davanti all'allenatore. Parlano la stessa lingua, quella del pallone che viaggia veloce, che va e torna, che fa ammattire gli avversari e che piace tanto al toscano in panchina.

L'arma migliore del Napoli visto fin qui. Kvara gli lascia gli spazi per affondare in area, poi torna sul lato e continua a sfondare, quasi ballando sul diretto avversario Balci, che fa gli straordinari. Il georgiano si era preparato bene già nel riscaldamento: mentre i compagni lasciavano il campo per tornare negli spogliatoi, lui era ancora lì a tentare quel destro a giro sotto la traversa che va rispolverato come il resto e che in partita non gli riesce ancora al massimo.

Manca l'appuntamento col gol per stavolta, ma per il resto sembra essere quello della prima volta in azzurro: la forma fisica - quella migliore - tornerà, ma servirà del tempo, perché per lui la sosta è cominciata troppo tempo fa. Anche per questo Spalletti lo richiama in panchina all'intervallo: un tempo va bene per stavolta, contro il Crystal Palace domenica arriveranno altri minuti importanti.

Sono quelli che ha sempre conservato in questi giorni di relax e tranquillità. A Antalya il Napoli vive giorni sereni, lontani dalle telecamere e dai riflettori ma vicini al campo, proprio quello che mancava a Kvara. Il georgiano non ha giocato partite per 36 giorni, un'assenza che aveva mai dovuto mettere in conto negli ultimi anni di esplosione tra Rubin Kazan, Dinamo Batumi e ovviamente Napoli. Ma già si era presentato a Castel Volturno con la voglia di ritrovare il campo e spaccare il mondo, dopo aver ricaricato le batterie in Georgia e allontanato le brutte vicende che avevano condizionato gli ultimi giorni di campionato.

La voglia di giocare ce l'aveva stampata sul volto quando ha ritrovato i compagni a fine novembre, Kvara, uno che non parla mai troppo - non solo per le difficoltà con l'italiano - ma quando lo fa non sbaglia quasi mai. Triste come un bambino a cui avevano bucato il pallone, ora di nuovo felice di poter fare quello che gli piace di più. E Spalletti lo aveva capito subito quando lo ha rivisto. Ecco perché lo ha ritrovato a braccia aperte prima di volare in Turchia, dove il georgiano non si è mai risparmiato: fa il funambolo in allenamento ma con le indicazioni che il toscano continua a dargli per incanalare il suo talento sui campi del Regnum Carya e anche su quelli della Serie A, che sta aspettando lui e il Napoli al varco. I fastidi fisici sono alle spalle, davanti c'è solo lo show, come ha fatto capire anche ai tifosi sui social: colpi da biliardo e gol in rovesciata, Kvara vuole prendersi il 2023 come ha fatto anche con l'anno che sta per chiudersi. E soprattutto vuole gonfiare di nuovo il pallone per tornare a giocare. 

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