Leicester-Napoli, la svolta dai cambi:
Di Lorenzo sbaglia, Fabian Ruiz regge

Leicester-Napoli, la svolta dai cambi: Di Lorenzo sbaglia, Fabian Ruiz regge
di Bruno Majorano
Giovedì 16 Settembre 2021, 23:58 - Ultimo agg. 17 Settembre, 19:13
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Poteva essere e non è stata. La prima vittoria del Napoli in terra inglese. E non arriva solo perché gli azzurri sprecano tanto sotto porta. Un Napoli bello, a tratti anche bellissimo, ma troppo poco cinico quando ci sarebbe da chiudere la partita. Poi gli errori: quelli della difesa che continuano ad essere il vero tallone d’Achille della squadra di Spalletti. Per fortuna in panchina c’è lui che nella ripresa sa cambiare uomini e atteggiamento. Ounas e Politano sono la scarica di elettricità che serviva ad accendere il Napoli lì davanti. A questo si aggiunga la vena realizzativa ritrovata di Osimhen: forse la migliore notizia della serata inglese per il Napoli che continua la striscia positiva tra campionato ed Europa League. 

 

6 Ospina

Incolpevole sui gol, perché gli attaccanti del Leicester si presentano dalle sue parti in beata solitudine senza che nessuno opponga la minima resistenza. Fa prendere un brivido a tutti con un erroraccio in impostazione sui piedi. Poi per il resto nessun problema e pochi pericoli.

5,5 Malcuit

Più ala che terzino. Ma ci può stare, anche perché il Leicester se ne sta lì guardingo e rannicchiato nella sua metà campo. Kevin ne approfitta e si piazza stabilmente nella metà campo avversaria. Dai suoi piedi il cross perfetto per la testa di Lozano. Nella ripresa si fa infilare in contropiede e regala il gol del raddoppio.

5,5 Rrahmani 

È il primo a sbagliare sul gol di Perez, perché si lascia ingoiare nel buco nero della difesa. Scala male, copre anche peggio. Peccato, perché si tratta dell’unica vera grande sbavatura della sua partita, ma è decisamente da matita blu. Errore grave per uno che vorrebbe scalare le gerarchie.

6,5 Koulibaly 

Partecipa al collasso difensivo sul vantaggio del Leicester. Partecipa suo malgrado, va detto. Perché il compito di tenere la punta centrale lo assolve alla perfezione. I suoi compagni di reparto, però, vanno a vento e allora succede il patatrac. KK prova a rimediare con un altre chiusure preziose.

5 Di Lorenzo 

Sembra che quello oramai sia tristemente il «gol alla Di Lorenzo». Perché quando c’è da chiudere in diagonale non c’è mai. Stringe troppo al centro e Perez ne approfitta. Proprio come Show in finale all’Europeo e Cambiaso alla seconda di campionato contro il Genoa.

6 Anguissa 

Si sbatte come un dannato in mezzo al campo e anche stasera prende un sacco di botte (non senza averne date altrettante). Meno preciso della prima volta contro la Juve, ma la sua fisicità in partite come questa è decisamente utile alla causa azzurra.

6,5 Fabian Ruiz 

Usa la testa. E non solo quando c’è da ragionare, ma soprattutto quando deve servire la sponda vincente per l’assist a Osimhen. Non è propriamente il suo colpo migliore, ma si rivela efficace al momento giusto e al posto giusto. Gioca tanti palloni e quasi sempre con attenzione.

5,5 Lozano 

Un paio di accelerazioni provocano un giallo e un pericolo per il Leicester.

Ma l’occasione migliore gli capita sulla testa: perfetto il tempo di inserimento sul cross di Malcuit, ma altrettanto perfetta è la risposta di Schmeichel che gli abbassa la saracinesca in faccia.

5,5 Zielinski 

Sui suoi piedi la migliore occasione del primo tempo. E che occasione. Si ritrova la palla lì, a due passi dalla porta del Leicester, ma gli manca la cattiveria del bomber d’area di rigore per buttarla dentro e rimettere il Napoli in corsa. Galleggia tra le linee dispensando qualche bella giocata.

6 Insigne 

Nemmeno stavolta il tiro a giro è utile per gonfiare la rete. Ci mette lo zampino nel gol di Osimhen gestendo bene il pallone al limite dell’area avversaria. Si sacrifica tanto in fase difensiva anche se la condizione fisica non è delle migliori, dimostrando di essere capitano vero, in campo e fuori.

7,5 Osimhen 

Quando parte, i difensori inglesi si fanno il segno della croce, ma la croce vera è il suo tiro. Nel primo tempo fallisce almeno 3 clamorose palle gol. Poi nella ripresa si sblocca: prima il gol che accorcia le distanze, poi la zuccata vincente che vale il pareggio definitivo del Napoli in terra inglese.

6 Elmas 

Aumenta la pericolosità della squadra nella ripresa, ma il suo contributo si limita a qualche dribbling e poco altro. Partecipa alla festa del Napoli anche grazie alle sue buone chiusure difensive e alle giocate sul limite dell’area di rigore avversaria mentre i compagni gli orbitano attorno.

7 Politano 

Ottimo impatto sul match. Perché se Lozano aveva dato profondità alla squadra, lui è più collante. SI mette lì, sulla sua corsia destra, sale, scende e all’occorrenza si rende pericoloso. Nel finale incarta il gustosissimo cioccolatino che Osimhen raccoglie e spedisce alle spalle di Schmeichel.

7 Ounas 

Pochi dubbi: è la scarica di adrenalina di cui aveva bisogno il Napoli per riprendersi dopo il doppio colpo del Leicester. Salta l’uomo con una naturalezza disarmante e per fermarlo, gli avversari devono usare obbligatoriamente le maniere forti. Decisivo per la rimonta.

sv Petagna 

Dentro nel finale per aumentare la fisicità. Con lui in campo il Napoli non si sbilancia, ma non per questo è meno pericoloso. Aiuta Osimhen lì davanti e si sbraccia al suo solito con grande generosità. Manca l’appuntamento con il gol, ma la sua prestazione è sempre molto positiva.

sv Juan Jesus 

Ancora una prova da terzino per il brasiliano che negli anni si è sempre più adattato in questa nuova posizione. Si rivelerà utilissimo alla causa in questo momento in cui scarseggiano i laterali mancini. Dentro nel finale non si risparmia e quando c’è da mettere la gamba non si tira mai indietro.

6,5 Spalletti 

Una roba da mangiarsi le mani. Perché ai punti il Napoli meriterebbe molto di più di un pareggio in rimonta. Per fortuna la rimette in piedi con i cambi. La sua squadra parte bene, se la gioca a viso aperto e quando affonda gli manca solo il cinismo giusto sotto porta. La fase difensiva, invece, è ancora da registrare e se non fosse per i due guizzi di Osimhen il bilancio della serata inglese sarebbe decisamente da dimenticare. 

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