Spalletti, l'ultima sfida con lo Spezia
«Kou è incedibile, noi a fine ciclo»

Spalletti, l'ultima sfida con lo Spezia «Kou è incedibile, noi a fine ciclo»
di Gennaro Arpaia
Sabato 21 Maggio 2022, 14:34 - Ultimo agg. 22 Maggio, 09:27
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Il mercato è già nella testa di ogni tifosi, ma la stagione del Napoli non si è ancora conclusa. Lo sanno i calciatori, lo sa soprattutto Luciano Spalletti, l’uomo in più di questo finale che vuole chiudere in bellezza: c’è da certificare l’ultima parte di stagione in crescendo - gli azzurri arrivano da tre successi di fila -, soprattutto c’è da superare la quota dello scorso anno raggiunta con Gattuso in panchina, quei 77 punti che non consentirono agli azzurri di centrare la Champions.

Oggi, invece, la Champions c’è già e all’orizzonte c’è anche lo Spezia, ultimo impegno prima di chiudere la stagione in via definitiva e sancire il rompete le righe. Spalletti presenta la sfida in conferenza, consapevole che nelle teste dei suoi c’è anche un po’ di vista vacanza, mentre in quelle dei tifosi la voglia di sapere che Napoli sarà il prossimo anno. La squadra azzurra, nel frattempo, è al completo: domani in Liguria mancherà solo Lozano, operatosi alla spalla nelle scorse ore in Messico.

«Che Napoli sarà quello del prossimo anno non lo so, diventa quasi impossibile rispondere oggi. La competitività di una squadra dipende da tanti fattori. Dobbiamo saperci rinnovare, questa squadra è a fine ciclo: ci sono tanti calciatori a scadenza di contratto e altri che hanno un’età importante, tutte cose da valutare per il club. Rinnovarsi ma restando sempre competitivi, considerando anche che si rinnoveranno anche i nostri avversari. I club che non hanno centrato la Champions quest’anno ci riproveranno tra un anno. Nella prossima stagione si riparte tutti da zero e il condominio in vetta si allargherà con la Fiorentina» ha esordito il tecnico. 

«Incatenarsi per Koulibaly? Anche l’anno scorso si parlava di tante cessioni, per me Koulibaly resta incedibile perché è uno di quelli che sa dare sempre qualcosa quando il livello si alza in campo e che sa mettere le mani dove serve. Per cui per me è incedibile, anche perché noi vogliamo fare un altro campionato importante. Prendere qualcuno al suo posto? Potremmo trovare un altro calciatore, ma non un altro leader come è diventato lui qui».

«Con la società ho un confronto diretto, siamo a contatto tutti i giorni. Ho fiducia nel club. Avremo bisogno di comprare calciatori di qualità in proporzione alle eventuali cessioni. Milan, Inter e Juve vorranno vincere il campionato, noi dobbiamo tenere botta. Bisogna essere anche bravi sul mercato».

«Ho la fortuna di essere sempre a contatto con i miei calciatori. Non so cosa pensi Koulibaly delle parole di De Laurentiis, ma so che il club conosce l’importanza di Kalidou. Spero ci sia la possibilità di trovare un accordo perché Koulibaly non è come gli altri. Per qualcuno bisogna usare un’attenzione differente. Il prossimo capitano? Sarà sicuramente un calciatore con tutti i requisiti per farlo. Domani cambierò qualcosa, gioca Ghoulam e sarà capitano».

«Dobbiamo mettere forza un po’ in tutti i reparti. Ormai si trovano sempre avversari tosti fisicamente, dobbiamo metterci al passo con i tempi. Come Anguissa, che per noi è fondamentale: il presidente ha già detto che lo riscatta e siamo abbastanza tranquilli.

Ultimamente ha giocato spesso titolare Mertens: far giocare lui e Osimhen è più facile con Anguissa in campo».

«Abbiamo molti leader in squadra, diversi hanno contratto in scadenza e sappiamo da gennaio che Insigne andrà via. Perderli tutti è difficile: per Mertens parla la storia che ha qui, in campo è stato importantissimo e lo stesso discorso posso farlo per Ospina. Hanno un’esperienza importante quando si gioca e quando si è nello spogliatoio».

«Mario Rui e Di Lorenzo non sono sul mercato, non ho mai pensato di perderli. Ma se Ghoulam va via è ovvio che abbiamo bisogno di riempire quel buco» ha aggiunto Spalletti.

«Insigne a Napoli è stato come Totti a Roma, sono quei calciatori che ti fanno saltare il banco e che vorresti avere sempre. Non so se Lorenzo ha realizzato che svegliarsi a Toronto è diverso da svegliarsi a Napoli. Mi piacerebbe vederlo al primo risveglio lì, bisognerà mettergli un bel quadro col Vesuvio in stanza».

«Il mio staff? Baldini ha deciso di prendersi un po’ di tempo per pensare se sarà ancora con noi o meno. Gli serviva un po’ di tempo da dedicare alla famiglia e ha deciso di fermarsi. Nei prossimi giorni valuteremo se sostituirlo o meno».

«Pjanic? Lui è un calciatore fenomenale, mette la palla dove vuole e calcia le punizioni, non bisogna aspettare che maturi perché è già maturo abbastanza. Ma per tutti i discorsi che sta facendo il presidente la vedo dura portare a termine un affare così. Poi in quel ruolo abbiamo Lobotka che ci fa dormire sonni tranquilli».

«Lunedì me ne torno in campagna in Toscana, perché quello è il mio habitat. Non porterò nessun quadretto di Napoli con me, tanto ci tornerò tra dieci giorni con la famiglia per andare qualche giorno al mare. Se i tifosi sono tornati allo stadio il merito è della squadra che amano. Ho provato a stimolare i calciatori nel momento decisivo della stagione perché vedevo che anche i calciatori erano poco convinti di poter vincere lo scudetto. Il rammarico di non essersela giocata fino alla fine c’è ancora».

«Abbiamo scoperto tante cose di Osimhen quest’anno, come la sua grande qualità nel gioco di testa. Ora lo sappiamo, sarà un vantaggio per noi e per la squadra, sono convinto che farà ancora tanti gol e migliorerà sotto questo aspetto. Fare nomi al club? Abbiamo toccato tanti tasti, poi io penso al campo e i dirigenti sono sempre qui per capire come completare la squadra. Nomi pronti da seguire li abbiamo in ogni ruolo, bisogna essere pronti se ci portano via qualcuno. Altrimenti ripartiamo così, completando quei ruoli in cui abbiamo necessità di acquistare».

«Si sono allenati tutti bene, Ounas non ci sarà perché ha un problema all’adduttore così come Lozano. Per il resto ci sono tutti. Facciamo i complimenti a Zanoli per la convocazione in nazionale, è una soddisfazione per tutti noi. Giocano anche Petagna, Zielinski e Meret» ha concluso l'allenatore azzurro.

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