Lobotka, il faro del Napoli:
Spalletti gli dà le chiavi del gioco

Lobotka, il faro del Napoli: Spalletti gli dà le chiavi del gioco
di Pino Taormina
Venerdì 5 Agosto 2022, 07:00 - Ultimo agg. 6 Agosto, 09:00
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Inviato a Castel di Sangro 

La qualità azzurra passa per i piedi di Lobotka. Con lo slovacco che piano piano, da regista invisibile, sta diventando una sorta di intoccabile. Un Ciccio Romano in versione 2022. Perché Luciano Spalletti ha affidato a Stanislav Lobotka il ruolo di pivote davanti alla difesa. Una scelta che ha accentuato la sensazione di un sempre più convinto 4-3-3, che con il Girona ha un po' balbettato, ma anche perché di energia ce ne sta ancora poca. Il centrocampo creativo, pieno di fantasia, è l'idea dominante del Napoli di Spalletti. Anguissa, Zielinski e Fabian (per il momento loro) che si alternano ai lati del regista, punto fermo di ogni cosa. E così si lavora per esaltare le doti del centrocampista che in pochi mesi è passato da scarto a perla del centrocampo. Anche perché ha superato i problemi che aveva alla laringe, ha perso tra i 7 e i 10 kg, e si è tramutato in uno dei più affidabili uomini di Spalletti. Una specie di Brozovic.

Gli avversari che, per riflesso condizionato, si butteranno a pressare Lobotka, vedranno doppio: non solo Lobo che ha il compito di fare il play. Perché a questo compito verranno chiamati anche gli altri della linea mediana e in posizione arretrata ci saranno anche Kim e Rrahmani che dovranno, secondo le intenzioni del tecnico, impostare e coprire le spalle. Il Napoli sfiderà la serie A così: con tanta qualità alla fonte del gioco. Lobotka, che in certi momenti, per il modo in cui fa le cose, anche quelle più semplici, ricorda Jorginho, è al centro di tutto. Ma va protetto, come si fa nel football americano con il quarterback, forse per questo meglio quando c'è uno muscolare come Anguissa: poi c'è la palla che va in direzione di terzini aggressivi (come Di Lorenzo, Rui e Olivera) e gli azzurri attaccheranno l'area in vari modi. Principalmente con Osimhen che suggerirà la profondità e raccoglierà cross. Per questo si va alla ricerca di un attaccante-copia di Osi.

Ed è per questo che il prediletto è Simeone. E poi ci saranno le incursioni di Kvara e Lozano, gente dalla gamba sveglia. Una squadra di qualità, ma anche di grande corsa che dovrebbe offrire, grazie alla regia di Lobotka, pochi riferimenti alle difese avversarie.

 

Certo, il 4-3-3 va bene quando si disegnano gli schemi alla lavagna. Poi c'è il campo, e i calciatori si muovono. Spalletti ha gli uomini (Anguissa e Demme) per avere una grande duttilità tattica che deve consentire di cambiare pelle anche nel corso della stessa partita. È un assetto semplice, a parole. Ma la mediana del Napoli, con Lobotka, riparte dallo stesso dna: aggressività costante, possesso continuo. Con il Girona, il meglio si è visto quando gli azzurri sono riusciti a tenere corte le distanze. Lì, la sincronizzazione deve migliorare, perché a Zielinski quando è arretrato, non più sottopunta, bisogna evitare di pestargli i piedi. Però l'idea dei Lobotka e degli altri due pittori a bottega stuzzica parecchio. Lo slovacco è una garanzia: ha dimostrato di avere l'intelligenza per fare il direttore d'orchestra, il giocatore che dà il ritmo al resto della squadra. Le sue doti sono emerse nell'ultimo campionato, e sembravano dimenticate. Nel sistema, il regista slovacco riceve inizialmente in posizione classica, davanti la difesa, e poi scende tra i due centrali, oppure partiva basso, da terzo centrale di difesa, e sale in mediana in un secondo momento. O ancora si allarga alla ricerca di spazio. Non importa, alla fine, perché in ogni caso è il Napoli a prendere la forma della sua intelligenza in campo. Grazie a lui, Spalletti ha sempre la prima mossa, come uno scacchista che gioca sempre col bianco. La premessa doverosa è sempre quella di non rimanere troppo ancorati ai numeretti del modulo, in un calcio in cui si difende con un assetto e si attacca in un altro. Domani ultimi test a Castel di Sangro, che chiude la seconda fase del ritiro, contro l'Espanyol. In campo alle 19, con diretta su Sky e sul canale Facebook del club azzurro in pay per view. Prezzi abbassati: vedere la gara costerà 2,99. 

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