Grazie Boniperti, anche per quel no
a Maradona quando aveva 18 anni

Grazie Boniperti, anche per quel no a Maradona quando aveva 18 anni
di Francesco De Luca
Sabato 19 Giugno 2021, 18:01 - Ultimo agg. 20 Giugno, 10:25
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Giampiero Boniperti è stato la Bandiera, esempio di assoluta fedeltà da calciatore e dirigente a un club, l'amatissima Juve dalla quale si era progressivamente distaccato negli anni '90 e non per una questione di età. Non condivideva - non poteva condividerli - gli atteggiamenti della Triade Giraudo-Moggi-Bettega, che sarebbe stata messa sotto inchiesta dalla magistratura napoletana per Calciopoli. E' stato un avversario leale del Napoli, come l'Avvocato Gianni Agnelli che si presentò negli spogliatoi del Comunale di Torino il 9 novembre dell'86 per fare i complimenti a Diego Armando Maradona, capitano della squadra che aveva appena battuto i bianconeri per 3-1. Sussurrò: «Penso che quest'anno lo scudetto lo vincerete voi».

Già, Maradona. Il grande cruccio di Agnelli. Nel 1979 era arrivata al presidente Boniperti una segnalazione su quel ragazzo, peraltro già scoperto da Gianni Di Marzio, allenatore del Napoli, un anno prima ma non era stato possibile tesserarlo perché le frontiere erano chiuse.

E lo erano anche nel 1979 (la riapertura avvenne nel 1980) ma la questione non sarebbe stata regolamentare. Il Pibe, il diretto interessato, ha raccontato nella autobiografia “Yo soy el Diego”, scritta con l'amico giornalista Daniel Arcucci, questo a proposito del suo arrivo in Italia nel 1984: «Tutti mi chiedono: perché non alla Juventus o al Milan? Perché al Napoli? Perché l'unico che si preoccupò di farmi un'offerta fu il Napoli. E anche perchè Giampiero Boniperti, ex giocatore e all'epoca presidente della Juve, aveva detto che una persona con un fisico come il mio non poteva arrivare da nessuna parte». Con ironia, aggiungeva di essere arrivato (e molto in alto).

Sbarcato a Napoli, Maradona scoprì quanto forte fosse la rivalità tra gli azzurri e i bianconeri. «I tifosi non mi chiesero di vincere lo scudetto ma di battere la Juve». E una vittoria sulla Juve, con la conquista della Supercoppa italiana il 1° settembre del '90, sancì l'ultimo trionfo di Diego da capitano del Napoli. Anni dopo, quando Higuain firmò per la Juve, lo criticò: «Io non sarei mai andato alla Juve. Io non ho mai tradito». Certo, se Boniperti non lo avesse “bocciato” la storia sarebbe stata diversa. Per la Juve e, soprattutto, il Napoli.

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