Napoli, perché anche un omaggio
a Maradona diventa un caso

Napoli, perché anche un omaggio a Maradona diventa un caso
di Francesco De Luca
Domenica 31 Ottobre 2021, 08:15 - Ultimo agg. 1 Novembre, 09:46
3 Minuti di Lettura

Il 28 novembre, in occasione della partita con la Lazio e a tre giorni dall'anniversario della morte di Diego, il Napoli - la squadra che è stata più profondamente sua - ha deciso di organizzare un evento nello stadio di Fuorigrotta per ricordare Maradona. L'annuncio dell'installazione della statua che ha fatto realizzare a sue spese Stefano Ceci, già segretario del Pibe, e soprattutto delle maglie con l'immagine del Campione che indosseranno i calciatori azzurri ha fatto scattare la reazione di Diego Jr, il figlio napoletano che ha intrapreso la carriera di allenatore sulla panchina del Napoli United. «Agiremo legalmente, il Napoli deve parlare con gli eredi». Che sono lui e i fratelli Dalma, Gianinna, Jana e il minore Diego Fernando.

Questo è l'ennesimo atto dello scontro tra i figli di Diego - unici eredi - e Ceci, che continua a ritenersi legittimo rappresentante di Maradona per gli accordi commerciali in Europa, secondo quanto stabilito negli atti sottoscritti il 17 agosto 2020. Atti che i figli di Diego non riconoscono e nell'ennesimo post sui social Dalma Maradona ha scritto che il 3 maggio scorso vi è stata la rescissione mediante atto notarile, in base a quanto prevede la legge argentina: Ceci non può firmare contratti secondo lei, Ceci ovviamente sostiene il contrario. Ecco perché Diego Jr, al di là delle questioni di forma, ha alzato la voce nei confronti del Napoli, che ha scelto come interlocutore da mesi l'ex assistente del Pibe: Ceci ha avuto più meeting con De Laurentiis e il responsabile dell'area marketing Formisano, ai quali ha mostrato i documenti di quell'accordo dell'agosto 2020, che prevedono il versamento del 50 per cento sui contratti a Maradona, o ai suoi eredi.

Ceci ha deciso di mettere gratuitamente a disposizione del Napoli la statua che ha pagato di tasca sua.

Ma c'è il problema dell'immagine di Diego sulle maglie che la squadra indosserebbe il 28 novembre nella partita con la Lazio allo Stadio Maradona. De Laurentiis è un grande esperto in questa materia, non a caso i contratti per i diritti di immagine che devono sottoscrivere i giocatori del Napoli hanno fatto storia. Ma gli eredi di Diego e l'amministratore dell'eredità Sebastian Baglietto vogliono vederci chiaro, probabilmente passando dalle parole ai fatti. Auspicabile un chiarimento, senza atti legali, perché Maradona merita il tributo della sua gente, dei suoi familiari e dei suoi amici nella città che più di tutte ha amato.

Purtroppo le tensioni vi sono anche all'interno della famiglia di Diego perché da tempo i figli hanno rapporti a dir poco freddi con gli zii. Diego Jr e Hugo abitano a pochi chilometri di distanza nell'area flegrea ma si ignorano. Dalma e Gianinna hanno attaccato le tre zie che vivono a Buenos Aires per i rapporti con l'avvocato Matias Morla, che si era occupato degli affari del padre negli ultimi anni. E ovviamente non hanno preso bene la decisione di Morla e delle zie di volare in Arabia Saudita per presenziare il 14 dicembre alla Maradona Cup, sfida tra il Barcellona e il Boca Juniors per celebrare Diego in programma a Riyad.

Video
© RIPRODUZIONE RISERVATA