Il regolamento lo impedisce, però come sarebbe bello se alla festa scudetto del 4 giugno al Maradona - se la Sampdoria non avrà più nulla da chiedere al campionato, in un senso o nell'altro - potesse partecipare in campo il capo degli arbitri napoletani Fabio Maresca. Fischietto internazionale, oltre cento partite dirette in serie A, è presidente della sezione Aia cittadina, dove non si avverte una crisi di vocazione, tanto è vero che vi sono stati 75 nuovi iscritti. E con lui in campo tutti i giovani arbitri sugli spalti ad applaudire la squadra di Spalletti, che si è fatta tra l'altro apprezzare per la sua correttezza: pochissimi cartellini gialli e uno solo rosso, quello ricevuto ad Empoli nell'ultimo turno di campionato da Mario Rui per un fallo di reazione.
Chissà se il designatore Rocchi concederà questa “deroga” per far vivere a Maresca da protagonista un evento che coinvolgerà tutta la città. Quanto sia legato l'arbitro a Napoli lo abbiamo capito in occasione della sua visita alla redazione del Mattino, dove è stato accompagnato da Michele Giugliano, il ristoratore (patron di Mimì alla Ferrovia) con trascorsi da arbitro e guardalinee. Maresca ha parlato della sua attività di arbitro nell'intervista concessa a Pino Taormina e anche della sua vita da vigile del fuoco per le strade di Napoli, quando indossa con lo stesso orgoglio un'altra divisa.
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