Meret, il portiere blinda il Napoli:
sarà lui il titolarissimo quest'anno

Meret, il portiere blinda il Napoli: sarà lui il titolarissimo quest'anno
di Pino Taormina
Venerdì 20 Agosto 2021, 07:52 - Ultimo agg. 21 Agosto, 09:31
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Numero uno: Meret. Patti chiari, si parte così. Lui giocherà in campionato, l'altro l'Europa League. Almeno in partenza. Un titolare e una riserva, Ospina. Poi c'è pure l'ultimo arrivato via Bari, Davide Marfella, puteolano, che sarà il terzo e non creerà alcun tipo di pensiero. Ironia della sorte: Marfella e Meret, abitando a poche decine di metri di distanza, a pochi passi dal Lago Lucrino, al campo di allenamento spesso vanno assieme.

La gerarchia, in ogni caso, è precisa, poi ora tocca a Meret - che per due giorni è stato coccolato dai suoi manager, Andrea e Federico Pastorello che hanno gettato le basi a Castel Volturno per il rinnovo con il Napoli - dimostrare di meritarsi il posto tra i pali azzurri. La premessa è stata chiara: resta solo se gioca con continuità. E sarà così. Ma la fiducia non è illimitata, nel calcio come nella vita e tocca al ragazzo friulano dimostrare che Spalletti non sbaglia e non corre azzardi. Ospina l'ha presa bene, d'altronde era certo di andare via, aveva quasi una mezza parola con l'Atalanta e prima di partire a giugno aveva lasciato intendere che non sarebbe tornato. Ma le via del mercato, questa estate, sono piene di polvere: e quindi Ospina resta.



Meret odia i social network e non ragiona sui 140 caratteri. La frase più importante quando ha incontrato i suoi agenti è riassumibile in sei lettere: «Va bene». Federico Pastorello si era visto con il ds Giuntoli che ha ventilato l'ipotesi di un prolungamento della sua permanenza a Napoli. Un incontro che ha sostanzialmente cancellato la possibilità di una cessione negli ultimi giorni di mercato. La graduatoria è fissata, poi toccherà a Ospina provare a scalarla: di certo, Meret non ha mai dimostrato immaturità nelle ultime stagioni e la scelta di alternarsi con il colombiano era solo per il turnover che Ringhio voleva anche in porta.

In porta, quindi, non ci sono dubbi: Contini è stato ceduto in prestito per un anno al Crotone.

Occhio: Spalletti e Giuntoli hanno valutato con grande attenzione questa operazione. Contini ha colpito molto in questo periodo estivo e a Crotone deve trovare quei minuti in porta che qui non avrebbe avuto. Giuntoli, in ogni caso, deve risolvere qualche altro pensiero a Spalletti: mancano due tasselli a centrocampo ma ne arriverà solo uno. E Big Luciano sperava di arrivare alla gara con il Venezia con tutti i suoi uomini a disposizione. Non sarà così. Manolas vuole tornare in Grecia: l'Olympiakos ha tra le mani l'accordo col difensore ma il sì del Napoli è distane. Il difensore sperava di partire per Atene già questo week end, ma ieri non ci sono stati passi in avanti nella trattativa tra i club.

L'Olympiakos, è in pausa di riflessione. Anche perché De Laurentiis vuole solo cash, senza pedine di scambio. Impossibile, visto il budget attuale, puntare a Rugani: vero lo juventino sarebbe pronto ad abbassarsi l'ingaggio nel caso in cui il contratto attuale (3 milioni, scadenza 2024) venisse allungato ma il Napoli farà solo operazioni in prestito e a basso costo. Restano nei radar, quindi, Mandava, Berge e Youssouf ma le cifre in ballo sono troppo alte. Ounas è stato cercato dal Torino, ma il Napoli non lo cede in prestito: attende una offerta per una cessione definitiva di almeno 15 milioni di euro.
 

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