Mertens, capitano sei anni più tardi:
quella volta che indispettì Insigne

Mertens, capitano sei anni più tardi: quella volta che indispettì Insigne
di Gennaro Arpaia
Sabato 4 Dicembre 2021, 11:21 - Ultimo agg. 5 Dicembre, 13:19
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«Mertens? Cosa volete che vi dica? Lo conoscete meglio di me, siete voi a dovermi dire chi è. Dries domani sarà il capitano, deve indicarci la strada». Da queste parole di Luciano Spalletti l'investitura ufficiale per l'attaccante azzurro: in un Napoli che deve far fronte a tanti problemi di formazione - fuori Osimhen, Insigne, Fabian, Anguissa e Koulibaly dall'undici titolare - il ritorno da protagonista dell'attaccante belga da qualche settimana permette agli azzurri (ma anche ai tifosi) di poter prendere aria, un respiro profondo che va dai tre gol segnati tra Lazio e Sassuolo fino al match con l'Atalanta di questa sera a Fuorigrotta.  

Quella contro la squadra di Gasperini sarà la prima volta assoluta per Mertens con la fascia da capitano al braccio da quando è a Napoli. Almeno in partite ufficiali: sì, perché Dries è stato capitano per 25' nella sua storia azzurra: era il luglio del 2015, uno degli ultimi giorni di ritiro in una Dimaro in cui Sarri si presentava per la prima volta e l'Anaune era l'avversario del giorno al campo di Carciato. Nella ripresa entra il belga - che segnerà una doppietta e servirà un assist nel finale 8-0 napoletano - e l'uscita dal campo di Hamsik e Maggio porterà la fascia sul suo braccio sinistro.

Era arrivato in Italia da due stagioni ma aveva già saputo fare breccia nel cuore di tanti tifosi, quello che è successo da allora è storia da regalare agli annali del club, tra le trasformazioni in campo e il record di gol assoluto a Napoli. 

«Mertens ha caratteristiche uniche e un grande cuore. Sarebbe capitano ovunque». Queste parole del 2019 fece tanto rumore in città: a pronunciarle fu Arkadiusz Milik (uno dei calciatori più legati al belga negli anni napoletani) direttamente dal ritiro della nazionale polacca, parole che per qualcuno volevano essere una frecciatina a Lorenzo Insigne, fresco capitano degli azzurri dopo i saluti di Hamsik per la Cina. «Il nostro Milik ci tiene a sottolineare di non aver mai detto che Dries Mertens merita la fascia di capitano evidentemente al posto di Insigne. Milik ha solo detto che Dries è una grande persona, oltre che un grande giocatore, con una struttura di personalità molto forte, tanto che potrebbe anche fare, in una qualsiasi squadra, il capitano. Senza riferirsi in alcun modo al Napoli di oggi» fu la nota pubblicata dal club azzurro per chiarire la questione a tutti. Due anni più tardi, però, le assenze in contemporanea di Lorenzo e Koulibaly danno ragione all'ex attaccante polacco: Mertens sarà capitano. E indicherà, si spera, la via a questo Napoli.

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