Mertens-Osimhen, quella coppia
che non deve essere più scoppiata

Mertens-Osimhen, quella coppia che non deve essere più scoppiata
di Gennaro Arpaia
Martedì 12 Aprile 2022, 07:49 - Ultimo agg. 18:44
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Trentaquattro minuti insieme per un'impresa solo sfiorata. Victor Osimhen e Dries Mertens, però, per la prima volta questo'anno in campionato sono andati in rete nella stessa partita: il numero 9 che serve l'assist per il 14, poi il belga che prova a disegnare per il nigeriano. Si guardano, si parlano, si cercano per una mezza'ora abbondante, provano soprattutto a rialzare il morale del loro Napoli. Ma senza riuscirci, come era successo con l'Udinese qualche settimana fa, quando l'ingresso di Dries aveva stravolto la vita degli azzurri.
Insieme sono la mossa della disperazione di Spalletti, ora però i tifosi ne chiedono a gran voce la conferma per queste ultime sei gare di campionato che sanno di corsa scudetto nonostante il brusco stop di domenica con la Fiorentina.

«Si sono visti solo quando la squadra era in difficoltà, Spalletti con quella coppia prova a smuovere il destino in campo», le parole di Francesco Baiano, ex attaccante di Napoli e Fiorentina, prima allievo di Maradona nello squadrone azzurro e poi partner di Batistuta nel grande team viola, spettatore interessato del match di domenica pomeriggio al Maradona. «Cos'è mancato agli azzurri? La Fiorentina è una squadra di livello, ma forse serviva un piano B. Spalletti voleva provare a superare la linea di aggressione dell'avversario con i lanci lunghi per Osimhen, ma se ne sono visti troppi e i due centrali di Italiano sono stati perfetti quasi sempre: o scappavano in avanti per il fuorigioco o si incollavano a Victor, che era troppo solo. Bisognava cambiare in corsa la strategia».

L'ingresso di Mertens sembrava essere la mossa giusta. «Lo è stata, per almeno dieci minuti la Fiorentina ci ha capito poco. Poi arriva l'episodio: quando Ikone segna, è difficile reagire la seconda volta. Osimhen ha un motorino nelle gambe ma Igor lo ha arginato ogni volta. E il Napoli non ha saputo fare un passo indietro, provando a palleggiare per sorprenderli in altro modo».

I numeri non sanno tutto, ma molto spesso neanche mentono.

Fin qui, in Serie A, Dries e Victor hanno giocato insieme appena 173 minuti, nemmeno due gare al completo. E con loro in campo il Napoli ha prodotto sei gol, uno ogni ventotto minuti. Gol pesanti, come quelli per la rimonta con l'Udinese il 19 marzo, con il Torino, al Cagliari in trasferta, inutili solo contro i viola domenica scorsa. «Capisco i tifosi, ma questa squadra è capace di rinunciare a un centrocampista per inserire Mertens dal primo minuto?», si chiede Baiano. «Perché Zielinski, seppur utilizzato da trequartista, resta un centrocampista che può dare una mano. Ormai siamo ad aprile, è difficile cambiare strategia al termine della stagione quando hai già delle certezze. Spalletti è tra i migliori allenatori in circolazione in Italia, se non li ha mai schierati insieme con continuità è perché teme che il suo Napoli non regga l'impatto di una squadra così offensiva».

Eppure anche qui i numeri danno una mano: nei minuti giocati in contemporanea, il Napoli ha subito solo due gol, quelli di Ikone e Cabral dell'ultimo match. Sarà il finale di stagione a decidere se Dries e Victor potranno essere una coppia vincente, il Batman mascherato e il Robin azzurro coi record in tasca e quella voglia matta di far esultare la sua Napoli.
 

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