Inviato a Castel Volturno
Una vetta quasi inespugnabile, un K2 da scalare a mani vuote. «Perché mica pensate che stiamo qui a parlare del mercato? In ogni caso sarà comunque un'estate ricca di novità». E così Aurelio De Laurentiis, sia pure a fatica, anticipa solo qualcosa rispetto al Napoli che verrà e che dal 9 luglio si ritroverà in Val di Sole per la preparazione estiva. «Diciamo che quello che sicuro mettiamo nel cartellone è il volto di Anguissa». Facile così. Che lo avrebbe riscattato era il segreto di Pulcinella. Ma altro non tira fuori, il patron. Con la complicità di Spalletti che neppure per un istante si allontana dal solco tracciato dal suo presidente. È l'evento di presentazione del ritiro a Dimaro-Folgarida e De Laurentiis e Spalletti sono assieme, cosa che in una conferenza non avveniva dai giorni della sua presentazione. «Olivera? Ne sono tanti quelli che stiamo trattando». Ecco, un altro indizio. Non ha smentito un'operazione che sembra in dirittura d'arrivo, sia pure con un altro sforzo da fare per strappare il sì anche al Getafe (che ha interesse a scatenare un'asta). Certo, Lucianone qualcosa lascia intendere. Alla sua maniera. «Resteremo competitivi nonostante sicuramente ci sarà chi vorrà portarsi via i nostri calciatori, visto quello che di buono hanno fatto in questa stagione». Esaltare gli altri, per esaltare se stessi, il proprio lavoro. E fa bene, Spalletti. «Resto innamorato di questo Napoli a prescindere dal mercato», dice ancora sornione.
Non è una doccia gelata. Perché mai De Laurentiis ha spalancato le braccia alle permanenza di Mertens. Si è limitato a non sbattere la porta al re del gol (e come avrebbe potuto farlo?). Dries è lì sull'uscio in attesa che lo scenario cambi: «Chi vuole restare non è che improvvisamente dopo la partita con lo Spezia scompare. Io resto a Napoli tutta la settimana. Io e Mertens ci siamo visti, ci siamo parlati, ci dobbiamo rincontrare. Io penso che sia inopportuno quando si sta ancora giocando mettere pressioni, speranze, delusioni su un discorso legato al contratto. Se uno è davvero interessato non scompare e si parla in maniera tranquilla prima di andarsene in vacanza».
Restano tutti abbottonati, Spalletti più di tutti. Dice De Laurentiis: «Qua corrono ancora cattivi tempi nel mercato, per tutti. Ci saranno acquisti se ci saranno uscite». Che poi è il refrain di ogni anno azzurro. Quindi via Insigne, entra Kvaratskhelia; via Ghoulam ecco il terzino sinistro. Dunque, al Napoli seguendo questa linea, serve sicuro un difensore centrale (Tuenzebe verrà rispedito al mittente). Poi, si vedrà strada facendo. Avendo sempre un piano B pronto. Sarà un altro ritiro secondo le vecchie tradizioni di una volta, tra i boschi («Come è bello lavorare in Trentino», sospira Spalletti) in quella che si annuncia come una estate atipica, visto che dopo due mesi e mezzo arriverà la sosta per i Mondiali. «Ma il lavoro non cambia molto, l'obiettivo resta sempre trovare un'intesa, mettere a posto un motore che però va ritoccato di settimana in settimana». De Laurentiis anticipa: «Certo, i club di serie A non se ne staranno con le mani in mano: stiamo pensando a un torneo da fare a novembre perché è chiaro che non possiamo arrivare al 6 gennaio stando fermi. Purtroppo, visto che ci sarà la neve, non possiamo tornare lì in Trentino». Spalletti conclude: «Sarò con te... resta il motto sulla pettorina. Nei momenti difficili ci ha aiutato questo slogan, trovarne uno migliore mi risulta difficile».