Milan-Napoli nel segno di Elmas:
«Per lo scudetto ci siamo anche noi»

Milan-Napoli nel segno di Elmas: «Per lo scudetto ci siamo anche noi»
di Bruno Majorano
Lunedì 20 Dicembre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 21 Dicembre, 07:58
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Anche in campionato arriva il timbro di Elmas. Dopo i quattro gol in Europa League, il macedone trova il guizzo anche in campionato. Non segnava addirittura dalla prima di campionato, al Maradona contro il Venezia, ma ha scelto la serata giusta per ritrovare la sua verve sottoporta. Una spizzata di testa praticamente perfetta (sugli sviluppi di un corner calciato da Zielinski) per prendere il tempo alla difesa del Milan e al portiere Maignan. Il resto è una conseguenza quasi naturale: palla al di là della linea di porta, rete che si gonfia, Napoli in delirio. «Abbiamo sofferto un po' ma sono contento per la squadra, abbiamo dimostrato carattere e abbiamo vinto. Era un campo molto difficile. Sto bene, magari ho ancora un po' di tosse ma non ho avuto fastidio. Sono contento di aver aiutato la squadra per la vittoria. Spalletti ci aveva chiesto di fare tutto il possibile perché ci serviva e abbiamo ottenuto un grande risultato. Un orgoglio essere capitano di questa squadra. Noi per lo scudetto ci siamo e lotteremo fino alla fine: questa partita era importante, ci da spinta e nonostante le assenze abbiamo dimostrato di esserci», ha commentato Zielinski dopo la vittoria contro il Milan. Lui che ha servito l'assist per il gol di Elmas su calcio d'angolo, lui che ha indossato la fascia da capitano e tra le linee ha galleggiato senza mai affogare, anzi. Contro l'Empoli aveva fatto prendere a tutti un grande spavento, quando si è fermato perché non riusciva a respirare, ma la paura è oramai alle spalle.

Quanto a Elmas, bastano appena 5 minuti per iscrivere il proprio nome alla voce «marcatori». Ma non si tratta certo di una novità. Il macedone tuttofare, infatti, sta attraversando un momento decisamente positivo. Spalletti l'ha capito e per questa ragione gli sta concedendo massima fiducia. Ecco perché quando Insigne ha alzato bandiera bianca per la trasferta milanese, Spalletti non si è fasciato la testa: Elmas è il sostituto naturale di Insigne e in quel ruolo riesce a garantire profondità nelle giocate ma anche copertura a tutta fascia. Al lavoro sporco, però, sa aggiungere anche una grande visione della porta. Certo, in campionato le cose non gli stavano girando alla grande, ma la sensazione che potesse diventare l'uomo decisivo era nell'aria. Spalletti gli sta chiedendo gli straordinari, perché da quando il Napoli è falcidiato dagli infortuni, Elmas è diventato il jolly ideale per essere utilizzato in ogni occasione, in tutte le salse: un po' esterno d'attacco, un po' sottopunta e un po' anche mediano.

Insomma, uno di quei giocatori che ogni allenatore vorrebbe poter avere nelle propria rosa. Ecco perché Spalletti se lo coccola e lo carica a molla, anche in allenamento. Luciano lo chiama spesso a sé: per un consiglio, un richiamo ma anche una carezza. Dall'inizio della stagione le ha giocate tutte: dal primo minuto oppura a gara in corso. Perché l'importanza di Elmas è fuori da ogni discussione. Lo ha capito in fretta Spalletti che lo ha reso uno dei suoi pupilli. Tanto più adesso che la rosa è ridotta quasi all'osso a causa degli infortuni. Sa mettersi a disposizione e sa sempre dove mettersi in campo. Le qualità sono sotto gli occhi di tutti: corsa, qualità e fiuto per il gol.

 

Il macedone rappresenta un'alternativa valida per molti azzurri che in questo momento sono ai box, ma potrebbe rivelarsi utile anche in futuro, ovvero quando il Napoli perderà pezzi importanti a causa della coppa d'Africa. Sì, perché al detto delle polemiche e dei dubbi degli ultimi giorni, la competizione continentale in programma in Camerun si dovrebbe giocare regolarmente, e le preoccupazione del Napoli (che perderà Osimhen, Koulibaly, Anguissa e Ounas) sono più che giustificate. Lo ha confermato anche il direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli a pochi minuti dall'inizio della gara di ieri contro il Milan. «Siamo interessati, noi pensiamo sempre all'incolumità della gente. L'importante è che si facciano le cose con criterio. Se non si dovesse disputare saremmo ovviamente più felici». Certo, per il Napoli sarebbe un bel vantaggio perché perdere Osimhen, Koulibaly e Anguissa vorrebbe dire privarsi dell'ossatura centrale della squadra. Anche Spalletti ci spera e incrocia le dita. Certo, in tanto Spalletti spera anche che Koulibaly e Osimhen possano tornare quanto prima a disposizione dopo i gravi infortuni che al momento li tengono ancora lontano dal campo. Il senegalese è alle prese con un problema muscolare, mentre il nigeriano ha iniziato ad allenarsi con la mascherina di protezione per il volto dopo l'infortunio allo zigomo. 

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