Milan-Napoli, Spalletti:
«Ora capiremo chi siamo»

Milan-Napoli, Spalletti: «Ora capiremo chi siamo»
di Gennaro Arpaia
Sabato 17 Settembre 2022, 15:00 - Ultimo agg. 18 Settembre, 08:03
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È il giorno di Luciano Spalletti: l'allenatore del Napoli incontra i giornalisti alla vigilia di Milan-Napoli. 

Il big match

«Diventa difficile dire chi è avvantaggiato, siamo due squadre che lasciano spazi per la voglia di vincere, chi gestirà meglio la palla allora potrà prendere un piccolo vantaggio. Non posso dire la formazione il giorno prima. Non è corretto che i miei calciatori sappiano oggi chi gioca, ho bisogno di più di 11 giocatori per arrivare in fondo alla partita, voglio avere tutti motivati. Loro sono campioni d’Italia, qualche vantaggio lo hanno, noi dobbiamo essere bravi a crescere più velocemente di loro. Dobbiamo correre più veloce se vogliamo vincere». 

La sfida al Milan

«Io sono quasi pensionato, alla mia età bisogna stare attento alle emozioni. Spero sia una bella partita per il calcio italiano e il calcio in generale. Siamo due squadre che si somigliano, Pioli è stato molto bravo lo scorso anno a tenere unito tutto l'ambiente nonostante i momenti di difficoltà». 

La chiave tattica 

«Il Napoli è stato costruito con calciatori tecnici per essere un gruppo compatto, con la stessa idea. Un po’ come il Milan, anche in questo ci assomigliamo, quindi cercheremo di fare il meglio con le nostre armi. Alcune cose le abbiamo fatte vedere ma dobbiamo ancora crescere». 

La qualità della rosa

«Sapevo di avere un Napoli di qualità, ero curioso di vedere questa squadra sin dall’inizio perché vedevo le nostre caratteristiche. Siamo partiti bene ma avrei avuto la stessa idea anche se avessimo fatto diversamente in qualche partita.

Ma la strada è lunga e noi siamo giovani, serve concentrazione totale su tutto quello che ci passa davanti». 

L'infermeria 

«Demme rientra dopo la sosta. Lozano sta bene e sarà con noi a Milano. Raspadori o Simeone? Hanno caratteristiche diverse ma li abbiamo presi entrambi proprio per avere più possibilità. Il gol di Raspadori a Glasgow racconta che giocatore è. Non siamo dipendenti da Osimhen, in ogni caso, abbiamo anche altri calciatori. I nostri risultati devono arrivare indipendentemente dal singolo. Abbiamo bisogno di tutti perché la stagione è lunga».

Gli obiettivi del Napoli

«Dopo la partita, capiremo chi siamo. Dobbiamo andare lì e fare quello che abbiamo sempre fatto, stando attenti a non perdere palla perché con loro diventa complicato e te la ribaltano subito in azione offensiva. Il racconto della partita ci potrà dare nuove indicazioni per quello che sarà il futuro». 

Il modulo 

«Ndombelé può fare il centrocampista nei due quando giochiamo con il 4-2-3-1 o anche giocare al posto di Zielinski, anche se ha meno profondità rispetto a Piotr. Un po' d'esperienza in Europa ti dà quel vantaggio sulle scelte di campo, dobbiamo crescere e adattarci anche in questo velocemente». 

La gerarchia dei rigori

«Contro lo Spezia i rigoristi erano Politano e Elmas, ogni partita faremo così e poi valuteremo in base al momento. Di rigoristi bisogna averne più di uno, ci sono tante partite e noi siamo una squadra giovane, ne abbiamo di calciatori che possono tirare i rigori. Zielinski è stato sfortunato a Glasgow, il primo rigore era stato tirato molto bene». 

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