Un risveglio pieno di rabbia. Perché ha mente fredda la direzione arbitrale di Kovacs fa ancora più rabbia: i cartellini che mettono fuorigioco Kim e Anguissa per la gara di ritorno, la "grazia" per Leao e Krunic (diffidato anche lui) che da metà del primo tempo avrebbero potuto giocare con il peso di una ammonizione. Nulla.
Il Napoli è furioso, le proteste nel ventre di San Siro sono state notevoli. Giuntoli e gli altri hanno chiesto a Kovacs spiegazioni anche all'intervallo, ma la gestione isterica dei cartellini ha mandato gli azzurri su tutte le furie.
Ma da Napoli le associazioni "Noi Consumatori" e "Napoli Club Maradona", assistiti dall'avvocato Angelo Pisani e da un pool di professionisti avverte: "Sono stati violati i principi di lealtà sportiva. Siamo pronti a una class action per chiedere 150 milioni di euro di danni alla Uefa, a Ceferin a Marchetti. L'arbitraggio dell'altra sera a San Siro rischia di spezzare un sogno di una intera città, danneggia milioni di tifosi che da sempre sono innamorati di questo sport e che ingenuamente sostengono migliaia di euro di costi per stare vicini alla squadra del cuore. La Uefa non può trattare Napoli e il Napoli in questa maniera".
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