Milik e Napoli, prove di disgelo:
De Laurentiis spera nell'Atletico

Milik e Napoli, prove di disgelo: De Laurentiis spera nell'Atletico
di Pino Taormina
Mercoledì 23 Settembre 2020, 07:30
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Non è solo Pantak, il procuratore di Milik, che ha compreso come non sia il caso di tirare troppo la corda. Anche il Napoli si prepara ad ammorbidire la propria posizione dando una parziale disponibilità a rinunciare a ogni ipotetica (perché al momento non c'è traccia di ricorsi) azione legale per i danni d'immagine legata all'ammutinamento dei 5 novembre. Può essere questo il punto di incontro? Vedremo. Ma è inutile andare a caccia di altri club (e ce ne sono) se prima questo nodo non viene sbrogliato. Giuntoli deve far comprendere a Pantak (cosa che non sono riusciti a fare neppure gli intermediari italiani di questa operazione) che bisogna rinunciare a ogni pretesa di commissione per il trasferimento nel 2016 dall'Ajax al Napoli per il bene di Milik. Commissione che il club azzurro è convinto di non dover riconoscere. E pure per gli stipendi richiesti, il Napoli si sente forte delle norme sul Covid: da agosto in poi spettano al club che prende il cartellino. E la multa da 96 mila euro per la rivolta? Spiccioli, in una operazione che complessivamente vale oltre 40 milioni di euro. Milik ha molto da perdere: perché rischia, seriamente, di perdere l'Europeo. Ma è chiaro che va trovato in tutta fretta un gentlement agreement per definire un rapporto ormai logoro.

Dunque, altri incastri. La Roma si ritrova sul groppone Dzeko e un ingaggio da 7,5 milioni che era certa di essersi tolta di dosso. Proverà ora a cercare altre vie per il bosniaco. Se dovessero essere trovate, ecco che potrebbe nuovamente aprirsi la via per la capitale. Ma nel caso di Milik, è il caso di dirlo, non tutte le strade portano a Roma. Anzi. Ha numerose richieste anche se nessuno è arrivato a offrire più di 18 milioni di euro per il cartellino. Ma nel gioco degli incastri sono le operazioni dell'Atletico Madrid che attirano le attenzioni: dopo aver preso Suarez (o in alternativa Cavani) potrebbe puntare all'addio di Costa e all'arrivo di Dzeko. O anche di Milik. In questo affare pesa il rapporto personale tra De Laurentiis e uno dei nuovi soci del club, Idan Ofer, ospite del patron a Capri nel corso dell'estate. Un filo diretto che potrebbe aiutare a risolvere il rebus dell'estate. Ma prima di tutto, serve trovare l'accordo per l'addio di Milik. Ed è questo a cui si lavora in queste ore.
 
 

Oggi volta che il potente agente arriva in Italia, promette fuoco e fiamme. Ma Fali Ramadani non ha tra le mani una vera e propria offerta per Koulibaly che farà dire di sì al Napoli. Né Manchester City né Psg sono pronti ad arrivare agli 80 milioni che vuole De Laurentiis. E a queste condizioni Koulibaly resta a Napoli. Ramadani vedrà Giuntoli per provare a trovare un accordo sul rinnovo di Maksimovic. E non è escluso che possa presentare una offerta (il Milan). Strategie ancora da valutare: Sokratis è da tempo in stand by e lo stesso vale per Luperto, chiesto dal Crotone. Chiaro che si aspetterà la prossima settimana: è evidente che l'operazione Koulibaly è assai improbabile che possa prendere quota a pochi giorni dal gong del mercato, previsto per il 5 ottobre.

Il gruppetto degli esuberi lavora per conto proprio. Ma attenzione perché Younes potrebbe essere reintegrato. Nelle prossime ore incontro con il Cagliari per discutere di Ounas che il Napoli dà via a titolo definitivo. Buone chance che l'operazione vada in porto già questa settimana. Malcuit è richiesto in Ligue1 ma anche in questo caso solo in prestito oneroso. Giuffredi, l'agente di Hysaj, ha al momento declinato l'offerta dello Spartak Mosca per il terzino albanese: l'accordo per il prolungamento fino al 2025 appare vicino. E Veretout? Senza le cessioni di Milik e Koulibaly resterà alla Roma. Ed è chiaro anche in questo caso che il tempo è il peggior nemico di questa operazione. 
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