Finché resta in serie B, il Bari può rimanere tranquillamente ancora nelle mani dei De Laurentiis. Il ramoscello d'olivo che la Figc offre al patron del Napoli non è di quelli rinsecchiti: perché sposta più in là nel tempo, dall'estate del 2024 a quella del 2028, insomma ben 4 anni, la data entro la quale Aurelio De Laurentiis dovrà liberarsi di uno dei due club. Resta il divieto di detenere due società nella stessa serie: insomma, dovessero i pugliesi fare il salto, De Laurentiis dovrebbe fare una scelta immediatamente, come ha fatto Lotito un anno fa. Un accordo che riporta anche un po' di distensione perché Aurelio e Luigi De Laurentiis rinunciano ad andare avanti nella loro battaglia legale: dopo aver perso i primi ricorsi in sede di giustizia sportiva, era pronto l'appello al Collegio di garanzia del Coni e poi, nel caso, anche al Consiglio di Stato. De Laurentiis e Gravina raggiungono, insomma, una sorta di gentlement agreement che mette la parola fine a un contenzioso legale che, in ogni caso, è una ferita che brucia. E che dà anche un altro segnale di quanto il Napoli ha peso in capitolo all'interno della Federcalcio: «La modifica approvata dal Consiglio Federale della Figc in materia di multiproprietà è un atto di buon senso e una scelta che dà respiro a chi in questi anni ha creduto nel rilancio del calcio investendo ingenti risorse economiche», ha spiegato De Laurentiis a margine della riunione del Consiglio Federale che ha modificato la norma transitoria dell'articolo 16-bis delle Noif.
De Laurentiis ha sempre ritenuto ingiusto l'obbligo di dover liberarsi del Bari entro la prossima estate, pur restando in serie B.