Gli occhi fieri, il capo dritto, quei tratti riconoscibili anche da chi non l'ha mai visto giocare. Diego Armando Maradona spunta ancora ovunque in città, un amore che non si è affievolito dopo la scomparsa né tanto meno dopo il terzo scudetto del Napoli, il primo senza l'argentino in campo. Anzi: opere d'arte dedicate a lui si susseguono, sono arrivate a circa cento tra Napoli e provincia, l'ultima sarà inaugurata questa sera a via Francesco Provenzale, nel quartiere di San Carlo all'Arena, nell'ennesima esplosione di gioia di una città che non ha intenzione di smettere di festeggiare un anno magico.
Qualcuno ha provato a contarli, a farne un tour, ma sembra impossibile. Sono poco meno di un centinaio le opere realizzate per l'astro argentino tra Napoli e la provincia. Grandi facciate dei palazzi ma anche opere più piccole, spuntate un giorno dopo l'altro: un Maradona santo, uno travestito da Re di denari, uno che fa gol alla Juventus con la famosa punizione. Dal più famoso ai Quartieri spagnoli fino a San Giovanni a Teduccio, ma anche Pompei o Rione Traiano, l'ultimo inaugurato da Spalletti appena prima di lasciare la città.
L'ennesimo omaggio sarà svelato questa sera, un lavoro realizzato dall'artista italo-spagnola Leticia Mandragora. Non è la prima volta che passerà dalle sue precise mani: la Mandragora ha già realizzato un volto di Diego a Frattamaggiore e a Gragnano un disegno del Pibe seduto su un pallone.
Alle 19 cadrà il velo sull'ultima opera dedicata all'indimenticabile numero 10 del Napoli con addosso la maglia dell'adorata Argentina. Un'opera che è iniziativa popolare: commissionata dai commercianti e dagli abitanti del quartiere di tasca propria, da celebrare con un party tutto dedicato a Maradona e ai tifosi azzurri. Tra gli ospiti, il figlio del Pibe, Diego Jr, ma anche ex azzurri come Calaiò e Santacroce, invitati all'evento. «La prima idea era stata una bandiera. Poi uno striscione. Quindi ci siamo detti, perché non un murale?» le parole di Franco D'Ascia, tra i commercianti che hanno aderito all'iniziativa. «L'obiettivo è abbellire il nostro quartiere e renderlo anche appetibile a tanti appassionati, turisti o curiosi che girano da mesi per la nostra Napoli». Quella per Maradona, infatti, non è l'unica idea in cantiere: «Abbiamo altre facciate a disposizione, abbiamo chiesto il permesso al Comune. Da Pino Daniele a Bud Spencer, vorremmo dedicare questi spazi a chi ha fatto grande la città».
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