Aurelio De Laurentiis ha voluto salutare Spalletti e la squadra nel ritiro azzurro poche ore prima dell'esordio con il Venezia. Il presidente ha raggiunto l'hotel dove la squadra sta trascorrendo la vigilia e si è intrattenuto con Spalletti e Giuntoli. Solo un saluto, perché di mercato e di altro si tornerà a parlare domani. Spalletti ieri è stato chiaro: «Non serve nulla a questa squadra». A Spalletti il presidente De Laurentiis ha spiegato senza mezzi termini, fin dal giorno della firma, che al Napoli non c’è un centesimo da spendere senza cedere uno dei top player e dunque a Big Luciano gli tocca di mordere il freno, anche se a casa ha probabilmente una lista della spesa lunga così. Avrà solo un centrocampista, Giuntoli gli ha promesso un mediano di corsa, impatto e di aggressività: ha un sacco di idee in testa e una gerarchia degli obiettivi ormai precisa, ma non ha ancora ben chiaro come perseguirli perché la situazione finanziaria del club è tutt’altro che florida. Il monte ingaggi resta altissimo, oltre 135 milioni di euro e le previsioni di entrata (senza cessioni) sono preoccupanti. Dunque, ancora operazione low cost: è stato offerto un altro svincolato, il centrocampista ex Rennes Clement Grenier, ma il ds azzurro starebbe aspettando proposte più interessanti prima di fiondarsi su di lui. Motivo per cui Thorsby della Sampdoria, Berge dello Sheffield United, e Zakaria del Borussia Monchengladbach sono soltanto suggestioni. Peccato. Si attendono 9 giorni di mercato infuocato, perché le occasioni, gli esuberi altrui, possono spuntare all’improvviso.
Lorenzo Insigne un po’ sulle spine tiene tutti. Domani, forse martedì, De Laurentiis convocherà Insigne e proverà a capire lo stato d’animo. E gli spiegherà che per il Napoli, per questo Napoli, impossibile poter intavolare un rinnovo del contratto persino allo stesso ingaggio attuale (9 milioni di euro lordi all’anno) perché rispetto a maggio del 2017, quando firmò il rinnovo, lo scenario del calcio è cambiato in maniera rivoluzionaria. A quel punto, il patron vedrà cosa risponderà Insigne. Ma la sensazione è che non ci sarà rottura, anche perché l’Inter al momento resta assai all’orizzonte e il Milan, che pure ha fatto un sondaggio, sarebbe pronto solo a prenderlo a parametro zero. Insomma, la gara con il Venezia non sarà l’ultima al Maradona da capitano del Napoli. Anche se un po’ di batticuore ci sarà. Se andrà via, questo avverrà la prossima estate. Il casting a sinistra è fermo: gli emissari del Getafe sono tornati a proporre Olivera visto che hanno appena comprato dalla Sampdoria Jakub Jankto: l’intenzione del Napoli è quella di chiedere il calciatore con un prestito con diritto di riscatto.