Demme e il nodo mercato:
un solo acquisto a centrocampo

Demme e il nodo mercato: un solo acquisto a centrocampo
di Pino Taormina
Lunedì 26 Luglio 2021, 08:00 - Ultimo agg. 27 Luglio, 18:50
3 Minuti di Lettura

Inviato a Dimaro Folgarida 

Probabilmente il Napoli farà un altro consulto medico. Perché a Villa Stuart, ieri, hanno consigliato l'intervento per suturare il legamento del ginocchio leggermente sfilacciato e per ridurre (sia pure di poco) i tempi del ritorno in campo. Ma il club azzurro e il dottore Canonico, visti anche i tempi previsti per il recupero che oscillano tra i 60 e gli 80 giorni, preferiscono aspettare prima di decidere se sottoporre Diego Demme all'operazione chirurgica. Che, molto probabilmente, non si farà. In ogni caso, la visita del professore Mariani ha confermato la prima diagnosi, ovvero la distorsione al ginocchio destro riscontrando anche «la lesione di alto grado del collaterale mediale». E ha cancellato l'incubo: non ci sono danni al crociato. Insomma, era già chiaro a Canonico e al suo staff fin dal primo momento che non si trattava di una sciocchezza. L'incidente nell'amichevole con la Pro Vercelli ha piuttosto demoralizzato Spalletti, anche perché davvero il centrocampo diventa la terra di nessuno: già mancava una pedina, ora Demme è out e a dir il vero non pare che Big Luciano abbia promosso a pieni voti Lobotka che è chiamato a una prova d'appello nei prossimi giorni. Trepidante, a questo punto, l'attesa per il ritorno di Fabian. Ma, secondo le intenzioni della società, è proprio lui il destinato alla cessione per fare cassa. Chiaro che l'infortunio di Demme può frenare i cambiamenti e in ogni caso offerte non ce ne sono state ancora per l'ex Betis. Bisogna attendere. Demme già da oggi inizia la riabilitazione: il dottor Canonico, che all'alba di ieri lo ha accompagnato a Roma, ha già predisposto un piano di recupero. In attesa di capire se operare o meno. Ma il Napoli spinge perché il tedesco non finisca sotto i ferri. In ogni caso, non ci voleva. D'altronde, il fallo di Comi nell'amichevole con la Pro Vercelli è apparso esagerato visto il clima. 

Le strade sono due: o puntare su Folorunsho, l'ultima stagione alla Reggina, classe 1998, che più di qualche perplessità ha mostrato nel ritiro di Dimaro, oppure precipitarsi sul mercato, mettendo mano alle riserve accantonate. Cosa, che difficilmente accadrà perché le apprensioni sul bilancio sono tante. In pratica, nonostante la tegola e le 10 partite minimo che Demme è destinato a saltare, il Napoli non cambia strategia: cerca un solo centrocampista e lo cerca in questa rosa di nomi ovvero Zakaria, Thorsby, Berge e Koopmeiers.

Ovviamente, se parte Fabian (o anche Lobotka) è tutta la mediana che verrà rivoluzionata. L'unica cosa certa è che Spalletti un nome lo ha fatto, eccome se lo ha fatto. Ma in difesa ed è quello di Emerson Palmieri. L'esterno del Chelsea è un passo dal sì, ovvio che il club azzurro deve alzare leggermente la propria offerta. Il casting sulla sinistra non ha altre opzioni per il tecnico di Certaldo che ha un filo diretto con il terzino. L'impressione, in ogni caso, è che Koulibaly anche non spinga più per andare via. Ci ha pensato la scorsa estate ma adesso è convinto sempre di più a restare: tuttavia se arriva l'offerta, e Ramadani lo sa, da 65 milioni questa volta il Napoli non dirà di no.

 

Mertens ha spiegato agli intermediari americani che pensa di giocare un altro anno al Napoli prima di tentare l'avventura in Usa: ieri ha mostrato la sua ferita alla spalla in un video girato da Jorginho. È ancora fasciato, non ha neppure iniziato la riabilitazione e proprio in settimana si deciderà se farla in Belgio o a Napoli. Prima di ottobre non torna. E così anche per Ghoulam che da solo non si è mai fermato in questi giorni a Castel Volturno. Incognita Lozano, atteso prima di Ferragosto anche per valutare gli effetti del taglio rimediato giocando con la sua nazionale. Ha tolto i punti e la ferita non pare preoccupare. Potrebbe, insomma, essere disponibile fin da subito. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA