Napoli-Atalanta, gli azzurri scrivono la storia: «E Kvara come D10s»

Web scatenato sulla vittoria degli azzurri

Una frame dal Web
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di Delia Paciello
Domenica 12 Marzo 2023, 14:02 - Ultimo agg. 13 Marzo, 07:10
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Ancora una volta lo straordinario diventa ordinario al Maradona perché il must è ormai vincere sempre e comunque, e questo Napoli non delude quasi mai le aspettative. Qualche piccola battuta d’arresto non ha fermato la corsa e in questo weekend gli azzurri hanno nuovamente allungato di ben 18 passi sugli inseguitori mentre la Lazio, che aveva strappato appena una settimana fa 3 punti a Spalletti sembra non avere ancora recuperato le forze. «Lo sapevo che per fare una partita così contro il Napoli bisognava spendere talmente tante energie da non riuscire a vincere almeno per le tre gare successive», commenta sui social qualche fantallenatore. E man mano che i giorni passano e si avvicina il traguardo quei 18 passi diventano di fatto sempre più lunghi e la seconda in classifica si fa più piccola agli occhi dei napoletani. Perché questa volta sembra davvero tutto diverso e quello che in giro per l’Italia vogliono passare per normale in realtà detta un’importante pagina di storia nel mondo del calcio, un record senza precedenti: mai nessuna squadra in Serie A aveva mantenuto il primo posto con ben 18 punti di vantaggio sulla seconda a questo punto della stagione.

Ed è una magia che incanta i napoletani e non solo: perché il gol di Kvaratskhelia non può essere nulla di facilmente riproponibile da un normale essere umano.

Lo stesso Spalletti ha detto che una cosa simile potrebbe farla solo il dio del calcio che a Napoli hanno ben conosciuto. E invece il georgiano da solo in mezzo a svariate maglie bianconere è riuscito a trovare la strada per la porta beffando tutti con le sue finte che neanche il più grande giocatore di poker avrebbe potuto fare meglio in un tavolo di avversari.

 

Ma a supportare e rendere possibile le giocate dei singoli una solidità di squadra impressionante e qualità in ogni parte del campo. Eppure Gasperini aveva pensato bene a come ingabbiare gli azzurri mettendo ogni suo uomo in marcatura su un singolo avversario, lasciando solo Olivera libero di impostare l’azione forse perché ritenuto quello più debole nel costruire gioco. «Se ci fosse stato Mario Rui, che quando bloccano il centrocampo fa da regista aggiunto, sarebbe stato ancora più complicato per gli ospiti», nota qualche attento osservatore. Sul 77 di casa invece c'era addirittura un raddoppio, che però non è bastato a placare la sua ira. «Hanno provato a fermarlo, ma come lo blocchi uno come quello quando sta così in forma?», commenta il web. Come difficile da contenere era Osimhen con la sua grinta da fuoriclasse, autore dell’assist sul primo gol che ci ha abituato alle sue gesta impossibili che poi spesso diventano realtà, come stava succedendo con la rovesciata e quel tiro fuori di poco che descrive una fame di un feroce animale da gol. «Che giocatore Victor!», esclama unanime il pubblico.

E mentre la dea bendata sembrava essere andata subito in soccorso della sua omonima già dai minuti che hanno preceduto il fischio d’inizio con l’infortunio di Meret, in realtà pare che la disgrazia si sia tramutata in fortuna per gli azzurri: «Forse è stato un bene l’esordio di Gollini in questa gara, chissà se Meret avrebbe avuto i riflessi così pronti», analizza qualche tifoso. Ma tutti d’accordo sulla prestazione top del portiere: «È un signor giocatore, si è fatto trovare subito pronto»; «Mi sono innamorato di questo calciatore», si legge sui social. E da quando il Napoli ha aumentato i giri del motore, nel secondo tempo, non c’è stata più speranza per i bergamaschi aggrediti dai padroni di casa fin nella loro metà campo, senza la possibilità di uscire.

Unica nota stonata l’infortunio di Kim, sul quale nel post gara il mister ha tranquillizzato la stampa. E in più ha tessuto le lodi del suo difensore definendolo il più forte al mondo. «Non so se è una provocazione, ma effettivamente Spalletti ha detto la verità su Kim, deve ancora crescere, a Napoli si è ambientato a un nuovo gioco e nuove richieste tecniche in un attimo», notano i tifosi dimenticandosi quasi di Koulibaly.

Un sontuoso Napoli comanda dunque la classifica mettendo ormai a tacere ogni speranza di quelle blasonate squadre abituate a vincere. Sembrano infatti quasi demoralizzate le avversarie e stavolta a Napoli possono cominciare a crederci senza temere alcun albergo. O almeno al momento così sembra. E intanto la capolista se ne va.

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