Napoli-Atalanta, è vendetta social:
«E adesso la Juve ringrazi l'Asl»

Napoli-Atalanta, è vendetta social: «E adesso la Juve ringrazi l'Asl»
di Delia Paciello
Sabato 17 Ottobre 2020, 23:00 - Ultimo agg. 23:04
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«Questo Napoli non teme nessuno»; «Ma in campo erano gli stessi che avevano paura di andare a Torino?», sono le prime voci che si alzano dalle piazze virtuali dopo il poker rifilato all’Atalanta alla presenza dei mille del San Paolo. Pieni di orgoglio i napoletani: «Era questa la squadra più difficile da incontrare, e gli azzurri li hanno atterrati»; «Questa squadra può battere chiunque»; «Peccato non aver incontrato la Juve in questo momento, loro sono una squadra in cantiere, noi siamo in una forma strepitosa nonostante gli assenti». Sulla stessa onda delle dichiarazioni di Gattuso e di De Laurentiis, ricordando anche la sentenza di Mastroianni e alla sceneggiata dello Juventus Stadium. E anche se i tifosi ancora non hanno digerito quei tre punti a tavolino più quello di penalizzazione, il Napoli ha dimostrato sul campo di essere in grado di fare grandi cose e regalare emozioni incredibili in questa stagione, oltre qualsiasi ingiustizia possa avvenire fuori dal campo. «Tanto la società vincerà il ricorso, il calcio perde tanto se preferisce assegnare punti a tavolino solo per aiutare la Juve. Dimentica la bellezza dello sport», punge qualcuno. Altri aggiungono: «Meglio così, il Napoli giocherà buona parte del campionato pensando di aver perso sta gara, che verrà recuperata e saranno 3 punti fondamentali per noi».

A dare speranza al popolo azzurro la bellezza di un gioco corale fatto di complicità, velocità, fisicità, di tecnica e anche un filo di esuberanza che torna a far divertire chi guarda, trasmettendo quella voglia di grandezza che volava sulla città negli ultimi anni. Una spina dorsale dura, solida, potente e fatta da Koulibaly, Bakayoko e Osimhen che apportano qualità e intelligenza tattica in ogni zona del campo, dando anche un senso di sollennità al Napoli che avanza. «Finalmente non solo i piccoletti: ora con Bakayoko siamo completi», gioiscono i tifosi sul web. Lozano costola e pezzo cuore di questo gruppo, giocatore ritrovato grazie al lavoro del mister che si era ripromesso di svegliarlo: «Merita questa doppietta», «Che goleador!», cantano ora i napoletani, dopo il fegato amaro fatto nella scorsa stagione. 

 

Attacco travolgente grazie al solito Mertens, a un Politano in ottima forma e a tutte le possibili soluzioni che reggono nonostante le importanti assenze: anche Petagna in campo, e quando sono state chiamate le sostituzioni di Politano e Lozano con Insigne ed Elmas out, qualcuno si è quasi preoccupato. Ma Ringhio ha impiegato con naturalezza i due terzini in zona avanzata, rallentando forse la corsa offensiva, ma con un poker in tasca che ha consentito di farlo anche per non inferire troppo su Gasperini e i suoi ragazzi messi ormai già Ko. «Io non mi aspettavo una partita di questo tipo con l’Atalanta, che non perde da tanto e sembra una squadra di altro livello da un po’ di tempo a questa parte. Ora sono convinto che il Napoli combatte per la vetta», spinge qualche tifoso. Altri però notano: «Parlano del Milan che vince il derby e lotta con Inter e Juve per lo scudetto. Poveri». Altri ancora ironizzano: «Ora diranno che non era la solita Atalanta, che hanno dimenticato lo Sportiello aperto»; «Ma li sentite i commentatori che parlano dei demeriti dell’Atalanta e non dei meriti del Napoli?»; «Eccoli qui, i soliti rubentini pronti a dire che il Napoli si è allenato assieme (fermo in isolamento per il covid) mentre la povera Atalanta aveva giocatori in nazionale». 

 

«Osimhen in grado di tirarsi dietro i difensori avversari e aprire spazi è una delle grandi bellezze di questo super attacco», sottolinea poi qualcuno.

E la sua esultanza con quella maglia e quella scritta hanno mostrato il lato umano di un giovanissimo campione che non dimentica la sua terra, e nel momento di maggiore gioia per lui rivolge un pensiero a chi non può gioire. Eppure ha regalato sorrisi in una città che teme un nuovo lockdown, che si ribella contro le chiusure e l’ombra del coprifuoco. Un modo per alleviare un sabato sera che per molti si spegne troppo presto a causa dell’emergenza covid.

Ma a Napoli forse una partita di calcio può dare speranza, può far dimenticare il buio: «Quell’abbraccio tra Victor e Rino vale più dei gol». Forse è questo il vero sport, non quello da tavolino. E allora qualcuno ci scherza su: «Ora Agnelli, dopo aver visto Atalanta-Napoli, ringrazierà davvero l’Asl campana».

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