Napoli rosso record: -52 milioni ma dal 2023 i conti torneranno ok

Aumento ricavi e taglio costi per rimettere i conti in ordine

Luciano Spalletti con Cristiano Giuntoli
Luciano Spalletti con Cristiano Giuntoli
di Pino Taormina
Martedì 6 Dicembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 7 Dicembre, 09:11
3 Minuti di Lettura

In campo, il Napoli vince. Fuori, non ancora. O meglio, tornerà presto a vincere. Basta attendere il prossimo 30 giugno. Perché le previsioni questo dicono. Nel frattempo, l'ultima bilancio del club azzurro ha chiuso con un altro profondo rosso: una perdita di esercizio di quasi 52 milioni euro). Annunciata. In totale, per capire, negli ultimi tre anni l'andazzo della società azzurra, nell'era Covid, il Napoli ha chiuso con un meno 130 milioni. Non spiccioli per una proprietà che fa dell'autofinanziamento e dell'equilibrio economico il proprio faro. Meno 51,951 milioni, il prezzo pagato da un monte ingaggi mostre (circa 115 milioni di euro) che ha pesato sul fatturato complessivo senza Champions nella misura di quasi il 75 per cento. E della mancanza degli introiti da stadio, visto che gli impianti sono rimasti semivuoti per via del Coronavirus fino ad aprile quando il governo ha dato il via libera al ritorno alla capienza del 100 per cento. Insomma, bisogna voltare pagina e De Laurentiis lo ha già fatto con decisione la scorsa estate. È il terzo rosso di seguito per il club azzurro dopo il -18,971 milioni del 2020 e il -58,941 milioni del 2021. Lontani anni luce gli anni dei profitti record (66,601 milioni) coincisi con la plusvalenza per l'addio di Higuain. 

Il solco tracciato da Aurelio De Laurentiis regala solo sospironi di solleivo. I dati di bilancio della stagione in corso possono contare già due elementi positivi: gli introiti della Champions che da due anni non c'erano (al momento il Napoli è intorno ai 62,5 milioni di euro) e la drastica sforbiciata del monte ingaggi, calato di circa 40 milioni di euro. Insomma, le mosse di De Laurentiis sono stati duplici: l'aumento dei ricavi e il taglio dei costi del calciatori (ora gli stipendi sono circa 75 milioni di euro).

Fare le due cose contemporaneamente non è affatto facile. Peraltro senza avere impatti negativi sull'andamento in campionato. Ovvio solo delle proiezioni, ma non è escluso che il prossimo 30 giugno 2023 venga nuovamente registrato un utile. Dopo tre anni di fila in perdita. Ovviamente non si tratta di un dato ufficiale. Quello che però sembra definito è la scelta della proprietà di una normalizzazione della dinamica costi-ricavi, proprio nel momento in cui la squadra è tornata competitiva anche in Europa e il tesoro della Champions sta dando fiato alle ambizioni societarie (con concrete speranze di prendere parte pure alla Champions 23/24). Ovvio, il Napoli non si ferma qui. Il mercato dice che sono in ballo diverse possibili maxi-plusvalenze. La mission da raggiungere è chiara: tornare a vincere mantenendosi autosufficienti. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA